Le 10 regole del buon Back Link

Sempre di più, per il posizionamento su google, il valore delle azioni off the page è più importante rispetto al valore delle ottimizzazioni delle pagine del sito. Tra i fattori off the page quello che reputo più importante è ovviamente il Link Building.

Ma esistono Back Link di valore diverso per il motore. In base a dei fattori molto ma molto precisi Google valuta quando può essere importante il link ricevuto alla ns. pagina web.

Vediamo se riesco a creare un decalogo del buon Back Link:

1) Il numero è importante. Più sono numerosi e meglio è. Molto meglio se la crescita è costante e non ci sono particolari picchi di link in entrata. Secondo me Google se non considera spam la risorsa che riceve troppi BL in troppo poco tempo ma comunque gli da molto meno valore.

2) Il sito che ci linka è determinante. Questo fattore è secondo me il più importante di tutti. Per essere un eccellente BL il sito che ci linka deve essere: A) a tema; B) con elevato trust rank per gli argomenti dell’anchor text del BL; C) No risprsa spam; D) Non deve avre il link in uscita con il tag <nofollow> inserito in automatico;

3) Dove far puntare il BL. Questo è un fattore molto delicato. Google cerca e valuta sempre di più i link spontanei. Quindi valgono di più, per trasferire Trust rank, link a pagine interne del sito rispetto che link solo alla home page. Inoltre è molto meglio una crescita globale del sito e non una crescita di BL solo alla Home.

4) L’anchor text. Il testo del link non fa altro che comunicare all’utente e conseguentemente a Google a cosa si riferisce la pagina di atterraggio del link. Quindi, google associa alla pagina in esame un buon valore di pertinenza per la parola chiave presente nell’anchor text. Molto buono è avere vari BL con anchor text simili verso la stessa pagina. Attenzione però, che esiste anche lo stuffing da anchor text.

5) Durata del Back Link. Questo fattore, poco valutato dal SEO principiante, è considerato da Google. I siti spam sono siti che generalmente ottengono molti BL e molto velocemente li perdono. Meglio pochi BL ma che nel tempo restano, e con il crescere dei siti dove si trovano portano sempre maggiore valore alle proprie pagine. Un consiglio buono è quello di non cercare attutti i costi il BL in home page, ma va bene anche Bl da pagine interne a pagin interne, in genere passa il trust rank del sito e difficilmente vengono eliminati.

6) Estensione dei siti dove è presente il link. L’estensione in genere non conta in valore assoluto. Comunque da una comunicazione al motore di ricerca che è quella della pertinenza geografica del BL. In parole povere se il sito che riceve il BL è un sito puramente Italiano vale molto di più un BL da un sito Italiano che da unno straniero. Se il sito si rivolge anche agli utenti stranieri ben vengano anche BL dai Paesi interessati.

7) Testo attorno al BL. Fondamentale a mio giudizio il testo che si trova nelle righe vicine al BL. Secondo me Google per dare meno valore alle liste di link, il blogroll per intenderci, da un valore anche al contesto in cui si trova il link.

8) PageRank del sito che linka. Non so se vale ancora a molto. Il PR potrebbe misurare quanto è famosa una pagina per la rete. Ma è un valore da prendere con le molle perchè Google da molto più peso al TrustRank del sito. Spesso può succedere che una risorsa spam ha un enorme PR ma un BL da quella risorsa non aiuta certo la pagina che riceve il BL. Potrebbe anche succedere che per una vendita di link la pagina risulta con un PR basso o zero finanche, ma ciò non significa che il sito non abbia un elevato trustrank. Quindi per me vale di più un BL da un sito con elevato TR relativo alla parola chiave di mio interesse che un sito con elevato PR.

9) Back link con il tag <nofollow>. Su questo argomento molti SEO si stanno interrogando da qualche anno. Per certo Yahoo non da importanza ai tag <nofollow> mentre google sembra che non indicizzi le pagine che vengono puntate dai link che presentano questo attributo. Secondo me anche un BL spontaneo con il Tag <nofollow> da un sito ad elevato TR potrebbe essere molto importante.

10) Back link da Social Bookmarking. I siti di socila Bookmarking, come ad esempio oknotizie, diggita, pompinotizie, o in inglese delicius, digg, ecc… stanno impazzando sulla rete ormai. La maggioranza di questi siti hanno nei BL il tag <nofollow>, quindi non dovrebbero essere buoni. Molti SEO iniziano a pensare che questo tag non passa il PR ma passa il trustrank, e quindi potrebbero essere un’ottimo aiuto per il posizionamento. Io personlente non penso che spingano tanto sui motori. Infatti in genere il post di oknotizie è quasi sempre più in alto nelle SERP rispetto alla pagina di riferimento. Certo comunque sono molto utili per ricevere traffico.

Spero di essere stato molto chiaro nelle spiegazioni.

Se avete altre dritte su come si fa un ottimo link building, commentate!

3 commenti su “Le 10 regole del buon Back Link”

  1. articolo ricco di contenuti e di affermazioni corrette.
    mi viene di farti un paio di domande:
    1) io punto a far crescere i link interni e della home dei siti web trattati quasi allo stesso modo, secondo te è giusto? o deve essere a tuo avviso uguale la crescita.
    2) che tempistiche usi tu per fare operazioni off site ? a che distanza di tempo condividi risorse ? ( sempre se puoi rispondere).
    p.s.
    noto che siamo abbastanza vicini come zona, se ti va qualche volta ci incontriamo e scambiamo qualche idea.
    saluti roberto varriale

  2. Ciao Roberto, sono il responsabile seo di Puntocomunicazione, provo a risponderti io 🙂

    L’articolo è un po’ vecchiotto, per cui una valutazione attuale non possiamo proprio darla su quanto scritto, ma mi limiterò a rispondere alle tue domande senza sbilanciarmi troppo 😛

    1) E’ giusto far crescere i link interni e della homepage, ma stai attento alle anchor text dei link, ai siti che ospitano i tuoi link ed alla pertinenza delle tue pagine relativamente alle key che stai spingendo. In poche parole, cerca di concentrarti di più su quello che offri agli utenti e fai il tutto in maniera più naturale possibile.
    2) Dipende cosa intendi per operazioni offsite: se ti riferisci agli inbound links dipende anche dallo “standard” con il quale la tua nicchia di riferimento cresce o si “muove”. Se ti riferisci ad altri segnali, come ad esempio i segnali sociali, attività di sharing su siti di bookmarking, bhè… attento solo a non esagerare 😀

    PS
    Siamo abbastanza vicini confermo, possiamo sicuramente incontrarci per una chiacchierata 🙂

    Cordiali saluti

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