I back link contano più di ogni altra cosa nel posizionamento.

Quando mi programmo un’azione SEO, dopo aver fatto l’analisi del mercato online e delle relative parole chiave, affronto la sfida su due campi:

1) l’ottimizzazione delle pagine e della struttura del sito;

2) La campagn di link building;

Se oggi, secondo la mia esperienza e il mio know-how, mi chiedessero in che percentuale è utile l’una e in che percentuale è utile l’altra, risponderei: L’ottimizzazione delle pagine e del sito al 40% e la campagna di link building al 60%.

Per mercati online poco concorrenziali, a volte è sufficiente la prima, ma ormai diventa sempre più raro. Invece per tutti gli altri mercati la seconda è fondamentale.

Attenzione però organizzare una campagna di link building non è né banale né immediata. Non è sufficiente, come qualche anno fa, ricevere tantissimi link, oggi è necessario che i link abbiamo delle carateristiche ben precise.

Caratteristiche quali: la pertinenza, il trust, la periodicità, l’età del link, la frequenza, l’IP del server dove è presente il link, la quantità, gli anchot text, quale pagina puntare del proprio sito,  ecc…

Oggi se io dovessi organizzare un corso per SEO Specialist, farei una piccola parte dove spiegherei l’ottimizzazione e tutto il resto del corso su come si pianifica, organizza e realizza una campagna di link building efficace.

Come ormai tutti gli esperti del settore sanno il contest instantempo è nel pieno dello svolgimento, e uno dei primi insegnamenti di questa gara è proprio la conferma che i back link contano più di ogni altra cosa nel posizionamento.

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