Il contest instantempo indetto da Giorgio Tave si è concluso il 6 dicembre alle 12:00.
Hanno vinto un gruppo di Polacchi che gestiscono un forum di tecniche seo back hat, che hanno utilizzato al meglio ( ma visto che non c’erano regole hanno avuto ragione). Hanno anche chiesto all’organizzazione del contest di devolvere in beneficenza il loro premio (un Ipad).
Noi di Puntoblog siamo arrivati in 31° posizione su oltre 1.220.000 link concorrenti e siamo orgogliosi di questo risultato per queste ragioni:
Innanzitutto siamo tra i pochi, arrivati tra i primi 50, che hanno fatto una scelta di posizionare una pagina di un loro sito. Questo ovviamente c i ha penalizzato, nella gara, sia perchè non avendo nell’url la parola instantempo non si poteva organizzare una campagna di link building “pazza e disperata”, sia perchè non avrei mai “sporcato” il mio prezioso blog con tecniche back hat, rischiando penalizzazioni da google.
Comunque il risultato ci piace ( se non sbaglio 2° tra quelli senza un sito interamente dedicato al contest) e siamo contenti di aver partecipato e soprattutto di aver imparato moltissimo grazie a questa gara.
Io ribadisco, prima che esca l’ebook che stanno organizzando sul forum GT, quelli che secondo me sono stati alcuni degli insegnamenti:
- Google non va sopravvalutato.
In 50 giorni BigG non si è accorto di siti che hanno utilizzato tecniche vietate, prima su tutti un link building pazzo e disperato con uno spam sia di link che di anchor text. - Link building.
Se si ha nel nome del dominio la parola chiave allora si possono ricevere anche moltissimi backlink in poco tempo che Google non lo giudica spam - Google non riesce bene a capire le date su di un blog.
Questa notizia, di cui avevo il sentore 5-6 mesi fa, è stata confermata ( non al 100% andrebbe fatto un vero e proprio test) dalla gara. infatti si sono piazzati, all’inizio alcuni blog con post del 2008 ( con dominio acquistato 2 mesi fa), prima che impazzasse la ricerca al back link. - I back link dai social hanno un certo valore.
Anche essendo contrassegnati dal tag “nofollow”, i link e i twitt dai social network passano trustrank, e questo potrebbe far cambiare la concezione del SEO. Come i back link da siti importanti valgono di più, penso anche che i back link o i twitt da pagine social importanti (followers) dovrebbero avere un peso maggiore!
Chissà quando verrà riorganizzato un sontest SEO, è stata proprio una bella esperienza!