NM Incite, la sfida d’inizio millennio per Nielsen e McKinsey nel mondo dei social media

Spesso su questo blog abbiamo parlato della sempre crescente importanza che avranno in futuro gli esperti di social media e di come le imprese non potranno, presto o tardi, e se vogliono continuare ad avere una qualche possibilità nell’arena competitiva globale, permettersi di non ascoltare “il battito della rete”.
Di sicuro c’è chi si sta organizzando per fornire questo tipo di assistenza o di consulenza. Se sino ad oggi si sono mosse, in tal senso, società di medie dimensioni, generalmente più rapide a fiutare i cambiamenti e con una minore “resistenza al cambiamento” di mission storiche, adesso cominciano a muoversi anche le big e superbig. Una notizia fresca fresca c’informa che Nielsen Company e McKinsey & Company si stanno abbracciando in una joint venture che si chiamerà NM Incite.
NM Incite, la nuova creatura di Nielsen e McKinsey,  avrà il compito di aiutare e fiancheggiare le più importanti aziende nella comprensione e nella valorizzazione della grande quantità di informazioni ricavabili dai social media, con l’ovvio e dichiarato fine di aiutarla a conseguire o tenere un importante vantaggio strategico e competitivo sulla concorrenza e conseguire risultati migliori.
Non tutte le sinergie che sembrano funzionare a bocce ferme poi si dimostrano effettivamente vincenti, ma questa joint venture tra Nielsen e McKinsey sembra essere una di quelle baciate dalla fortuna.
Si tratterà di far girare e funzionare al meglio le rispettive eccellenze. Vediamo le loro doti.

Nielsen porterà in dote nella nuova, ibrida creatura l’esperienza nella raccolta dati e nel marketing che hanno fatto della società fondata da Arthur C. Nielsen la leader mondiale nel campo delle informazioni di mercato, delle informazioni e misurazioni dei media e, infine, dei media e delle directory commerciali.

La dote che invece porterà lo sposo, per me McKinsey è lo sposo, è rappresentata da un’altrettanta quasi secolare esperienza nella consulenza manageriale e strategica. Lavorare in McKinsey è sempre stato un onore ed un privilegio per i manager di ogni continente e, per quanto riguarda l’Italia, nelle sue fila hanno militato personaggi e manager quali: Fulvio Conti, Ceo di Enel; Ettore Gotti Tedeschi, presidente IOR, carica soffiata ad Antonio Fazio; Corrado Passera, Ceo del Gruppo Intesa Sanpaolo; Paolo Scaroni A.d di Eni; Vittorio Colao, A.d Vodafone; Roger Abravanel, superdirigente McKinsey; Alessandro Profumo, Ceo del Gruppo Unicredit.
Senza contare che la stessa Mckinsey è stata consulente anche per alcune questioni di Tony Blair quando era primo ministro britannico.

Una, Nielsen, porterà il metodo; l’altro, Mckinsey, le connessioni e i clienti.

Ecco perché NM Incite sembra essere una creatura destinata ad avere successo e a spostare gli equilibri, perlomeno in alto loco dal momento che le consulenze Nielsen-McKinsey non sono a buon mercato.
La nascita di NM Incite potrebbe però, indirettamente, favorire altre realtà più piccoline, realtà capaci di fornire consulenze strategiche a piccole e medie imprese, quelle che rappresentano il tessuto della produttività italiana.

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