Guerrilla marketing: Bavaria con 36 belle donne in minigonna a SudAfrica2010

Bavaria, nota marca di birra Olandese, ha approfittao del mondiale Sudafricano per operare un’azione di guerrilla Marketing che ha creato molto interesse ed ha innescato un fervido passaparola.

I FATTI.
Durante una partita dell’Olanda a Johannerburg, sono entrate 36 bionde allo stadio vestite di abiti molto sexy con chiari riferimenti al brand dell’azienda. Ovviamente hanno attirato sia l’attenzione dei tanti tifosi, ma molto più importante hanno attirato l’attenzione dei reporter e dei fotografi di tutto il mondo.

Purtroppo, le giovani “tifose” non hanno potuto assistere alla partita, e non hanno potuto tifare per gli “Orange” per problemi di concorrenza e sponsorship. Infatti, la Fifa, secondo il giornale “The star”, le ha espulse dallo stadio Soccer City, perchè tra gli sponsor dei mondiali è presente Budweiser ( concorrente di Bavaria).

La Fifa ha smentisce!

COMMENTI DI MARKETING: Eccellente azione di guerrill marketing, che ci piace per alcune sue caratteristiche:

  • Economica. Rispetto ai costi di una campagna pubblicitaria, in una manifestazione importante come i mondiali di calcio, la Bavaria avrà speso poche migliaia di euro.
  • Veloce e d’impatto. L’impatto è stato molto forte, queste tifose, molto belle ed avvenenti hanno attirato l’attenzione sia dei tifosi che della stampa e delle televisioni. In pochi istanti il marchio Bavaria è stato visto in tutto il mondo addosso a donne molto belle.  
  • Innesca il passaparola. Data l’idea originale e d’impatto si è innescato un eccellente passaparola, che ha reso la pubblicità ancora più fruttuosa. Inoltre anche su molti giornali sportivi di tutto il mondo si è parlato per qualche istante di questo avvenimento.
  • Alto impatto emozionale. I tifosi di tutto il mondo vivono un mondiale di calcio in uno stato emozionale molto elevato. Da studi fatti, è ormai noto, che i messaggi si ricordano molto di più quando il fruitore dell’informazione vive uno stato emozionale alterato. Quindi è stato sfruttato anche il momento ad alta probabilità di ricordo.

Complimenti all’azienda Olandese. Certo non è proprio nei canoni classici di pubblicità e penso che qualche multa l’avrà pagata.

Secondo me, comunque, ne è valsa la pena e il ritorno sarà stato ottimo.

Anzi mi piacerebbe conoscere la risposta dei loro clienti a questa azione di guerrilla marketing.

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