Articoli a pagamento il futuro dell’informazione online o un flop?

Sto leggendo tantissimi post sulle notizie che alcuni giornali online, anche molto famosi come il Times, permettono la lettura degli articoli del proprio sito attraverso il pagamento di una somma.

Forse anche Google vorrà inserire parte dei suoi contenuti di google news a pagamento. Il sole24ore già lo fa con alcuni articoli di approfondimento. Leggo che molte altre testate giornalistiche, sia generaliste che di settore, vogliono inserire almeno una parte di contenuti a pagamento.

Ma questa soluzione sarà il futuro dell’informazione di qualità o sarà un tremendo flop?

Dare una risposta attendibile non è facile, sicuramente penso che alcune considerazioni fanno fatte:

  1. Monetizzazione dei contenuti. Il problema principale è la monetizzazione dei contenuti e la conversione in denaro delle visite. Un sito come quello di un giornale online generalista tipo la repubblica o il corriere hanno spese enormi, se non riescono a monetizzare in maniera soddisfacente i loro contenuti e le loro visite rischiano di andare in perdita. In un mercato, quello della pubblicità online, sempre più in continua evoluzione, la vendita dei banner per impression non sta avendo più grande successo, la vendita dei banner con il pagamento per click ricevuti non sempre è fruttuosa ( sui giornali generalisti il ctr è molto basso), inserire un programma di affiliazione come Adsense potrebbe portare il visitatore su altri giornali e poi la conversione non è sufficiente se i banner non vengono inseriti in alcune zone e la struttura grafica non sempre è adatta come quella di un blog. Insomma, il giornale generalista ha difficoltà a convertire un numero così alto di visite ( parliamo di milioni di visitatori al giorno). Il pagamento di almeno parte dei contenuti è vista come una soluzione ottimale al problema.
  2. Articolo a pagamento vs Articolo gratis. La questione principale è proprio la scelta dell’utente tra un articolo a pagamento e quello gratis, tra uno di alta qualità e un altro che potrebbe non essere di bassa qualità. Insomma come si muoveranno gli utenti?
    Per noi di Puntoblog, lo scenario potrebbe diventare che le notizie di tutti i giorni saranno lette per lo più in maniera gratuita sulle migliaia di pagine che ogni giorno riempiono il web. Invece gli approfondimenti, soprattutto quelli tematici, potranno essere anche venduti ma a cifre particolarmente interessanti. Inoltre, non, vanno sottovalutate le guide e gli infoprodotti, che cresceranno non solo in numero e secondo me anche in qualità ma andranno anche a costruire un mercato, ancora in fase embrionale, che potre essere particolarmente interessante per i grandi gruppi editoriali.
  3. Costi e struttura di un portale con contenuti originali e di alta qualità. Un probelma, non sottovalutabile ormai, è che per mantenere un portale con milioni di pagine e con articoli sempre originali, scritti bene, da grandi firme, e pubblicizzati costa molto. Costa anche solo come tecnologia per mantenere la struttura, i tecnici, ecc…. quindi monetizzare è diventato non solo fondamentale ma vitale.
  4. Inserimento nei portali di informazione di infoprodotti. Questa potrebbe essere la vera soluzione al problema per i portali di informazione generalista o di settore, quella di entrare (o creare il)nel circuito degli infoprodotti. Le persone cercano sempre più spesso in rete come fare… oppure come imparae a…. Insomma le persone sono alla ricerca degli infoprodotto del “saper fare”. Oggi mancano dei veri e propri portali di vendita infoprodotti che garantiscono alta qualità, forse l’unico decente è brunoeditore, ma c’è molto da migliorare (ne ho letti una ventina e la qualità è stata alta solo per alcuni).

Queste sono solo delle considerazioni sulla questione che secondo me si risolverà nel giro di 1/2 anni.

Chissà, certo che se impazzeranno i siti con i contenuti a pagamento allora potrebbe nascere una nuova era dei blog gratuiti che potrebbero accaparrarsi nuove fette di mercato tra gli utenti.

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