Email marketing nel settore turistico. La profilazione aumenta la redemption

Quando si parla di email marketing la maggioranza delle persone e, conseguentemente delle aziende pensa che sia un semplice invio di email pubblicitarie.Il settore turistico non fa differenze anzi è tra i settori dove le azioni di marketing sono più improvvisate.

Purtroppo quando, queste aziende, organizzano un’azione di email marketing, che sia attraverso la propria newsletter o attraverso l’acquisto di DEM, si preoccupano soprattutto del messaggio pubblicitario e poco o niente di chi fruisce il messaggio.

Quei pochi che dopo l’invio della email controllano il risultato si accorgono che il CTR ( la percentuale di utenti che ha aperto l’email e ha cliccato sul link) è molto bassa.

Spesso, però, facendo varie azioni pubblicitarie e non lavorando con sistemi di email marketing professionali, non conoscono neanche il valore esatto del CTR e soprattutto il ROI di quella specifica azione di marketing.

Il valore delle azioni di web marketing devono essere assolutamente monitorate e giudicate numericamente. Quindi un invio di email non è un’operazione da fare in maniera superficiale.

Come fare un’azione di email marketing nel settore turistico massimizzando la redemption?

Si deve assolutamente profilare la lista alla quale inviare le email. Bisogna dividere la lista in varie sottoliste, ognuna con alcune peculiarità pecifiche e costruire un messaggio pubblicitario e una pagina di atterraggio per ogni lista. Mi rendo conto che questa operazione non è banale, ma vi assicuro che può aumentare il CTR anche di dieci volte. Le aziende che riescono a rendere le loro liste molto specifiche riescono a massimizzare le loro campagne marketing e riescono a massimizzare il Ritorno sull’Investimento.

Nel settore turistico, poi, questa regola vale anche di più. L’utente che cerca un viaggio, vuole che l’offerta sia costruita sulle proprie esigenze e tenendo conto dei propri gusti. Se arriva un’offerta di viaggio in una località per giovani con ingresso gratis alle discoteche ad un utente sposato con bambini piccoli, molto probabilmente non leggerà neanche l’email, conseguentemente, se viene proposta una vacanza in un centro benessere ad un teenager neanche lui leggerà l’email. Quindi, il primo passo, è quello di profilare la lista dividendola per età, gusti ed esigenze; Secondo passo è quello di costruire messaggi e pagine di atterraggio con offerte specifiche.

3 commenti su “Email marketing nel settore turistico. La profilazione aumenta la redemption”

  1. Hai centrato con la prima parte dell’articolo il concetto molto diffuso, che per ottenere qualcosa come la vendita di servizi e prodotti turistici, basta sparare a caso per aria.

    Spedendo 1000000 di email a delle persone che nemmeno conosci.

    Hai fatto bene a metterlo in luce. Infatti qualsiasi cosa che si voglia ottenere e che dia dei risultati, non si riuscirà mai ottenerla con il sistema “toccata e fuga”.

    E ciò mi sorprende ancora come mai, ancora molti albergatori credino a queste cose.

    Ciao e buona serata.
    Giuseppe

  2. Purtroppo non lo pensano solo gli albergatori.
    Spesso i miei clienti vengono affascinati da pubblicità ingannevoli che promettono l’invio di numerosissime email.

    Molto più performente, per la mia esperienza, costruire una campagna di email marketing con un messaggio ad hoc per ogni tipologia di destinatario.
    Il web, a differenza del mondo reale, ti permette una maggiore profilazione della propria utenza e quindi perchè non sfruttarla?

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