La sitemap.xml è un file, per chi non lo sapesse già, che elenza tutti le pagine inserite nel sito/blog e indicizzabili ( quindi che non sono state taggate come noindex). Google e gli altri motori di ricerca quando con i loro spider analizzano un sito e trovano questo file lo leggono e indicizzano le pagine che trovano, quando non lo trovano indicizzano solamente le pagine che riescono a raggiungere navigando nel sito, e non sempre per vari motivi sono tutte.
Inserire la sitemap non è difficile. Per un blog, ad esempio in WP, basta scaricare un plug-in (XML-sitemap), e il gioco è fatto. Mentre se hai un sito web non sempre questa operazione è banale. A volte puoi scaricare dei piccoli tool che te le generano in automatico, a volte questi tool sul tuo sito non vanno. Anche se non si riesce con un tool, bisogna comunque provvedere alla creazione della sitemap e comunicarla a google soprattutto.
La mia esperienza di 15 giorni fa a riguardo è la seguente:
Stavo analizzando uno dei miei siti che utilizzo per gli esperimenti sul posizionamento e mi sono accorto che Google non indicizzava tutte le mie pagine ma circa un 50%. Ho fatto analisi sulla navigabilità del sito e sull’accessibilità di tutte le pagine e sembrava tutto a posto. Allora ho deciso anche su questo sito di inserire la sitemap e dopo soli 10 giorni le visite da motore di ricerca sono più che raddoppiate, aumentate circa del 123%. Eccellente perchè il sito è lo stesso, sono solamente cambiate il numero di pagine che google ha indicizzato. Alcune di quelle che non aveva considerato sono anche ben posizionate e quindi sono aumentate sensibilmente le visite.
Mi rendo conto che per un SEO esperto questa è un’informazione banale e scontata, anche se l’ho riportata perchè a volte nelle operazioni di posizionamento sui motori si dimenticano, o si sottovalutano le cose più elementari e utili per ottenere ottimi risultati.