Da Cazzotto a Bacio. Storia di un brand di successo

Ci credereste se vi dicessi che il famosissimo bacio perugina, a inizio secolo, quando fu creato era chiamato il “cazzotto” di Perugia?

Non vendeva molto, ed è facile immaginare il perchè!

La storia narra che Luisa Spagnoli, la moglie di uno dei soci della Perugina, nel 1922, aveva riciclato la granella di nocciola residua da altre lavorazioni impastandola con cioccolato e aveva aggiunto una nocciola intera in cima prima di rivestire il tutto con una colata di cioccolato fuso. Questo cioccolattino, buonissimo al palato, aveva la forma di una mano chiusa e quiandi fu soprannominato il “cazzotto” di Perugia.

Qualche anno dopo il sig. Giovanni Buitoni, colonna portante della Perugina, colpito dalla dolcezza del cioccolattino lo chiamò “Bacio”, traformandolo in un intramontabile simbolo di passione. Il tocco magico, comunque, fu dato dal direttore artistico del tempo (1930) che lo ha reso inconfondibile, creando la famosissima scatola blu che rappresenta il bacio di Hayez (una coppia di innamorati che scambiano effusioni amorose).

Anche con un prodotto eccellente, se non viene valorizzato correttamente dal Brand e dalle azioni di Marketing, potrebbe non avere mai successo.

Vale più il significato del prodotto che il prodotto stesso.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.