Qualcuno, con un linguaggio molto terra terra, paragona i social a dei bar. Ferma restando l’improvvida, perlomeno a mio parere, analogia tra social e bar possiamo andare oltre dicendo che anche per quanto concerne i bar ne esistono di diversi tipi. A chiunque salta all’occhio che ci sono bar frequentati da stranieri ed altri da soli gay, quelli prettamente maschili e sportivi e quelli dove porti gli amici se vuoi fare bella figura, quelli dove mai ti azzarderesti a portare la fidanzata o il fidanzato e quelli dove vai solo per esibire te stesso e le tue conquiste, i tuoi scalpi, le tacche sul cinturone.
Questa è anche la tendenza dei social, quella di andare a soddisfare, svariate esigenze; Badoo e Meetic possono aiutare ad organizzare incontri (anche Facebook) ma chi usa invece Viadeo sa che lì potrà eventualmente trovare qualche partner in affari, ma non l’amore o l’avventura.
Parlando di social e di target ecco che si sta affermando molto bene, in tal senso, il social LinkedIn che offre agli utenti una piattoforma ove “mettere in vetrina” i proprio talenti professionali, le proprie capacità, in una parola il proprio curriculum. LinkedIn sta crescendo in Italia e, con il crescere della community, il network sta assumendo sempre più centralità ed alcuni dati sembrano evidenziare un ruolo sempre più importante soprattutto in taluni settori, per talune aziende e per specifici profili professionali.
Smentiamo subito una leggenda: LinkedIn non è un ufficio di collocamento online in quanto tanta parte degli account è già occupato.
Un’altra notizia che può essere ritenuta importante è rappresentata dall’evidenza messa in luce da una recente statistica che pone l’accento sul fatto che circa il 34% delle imprese rappresentate sul network LinkedIn hanno una dimensione superiore alle 10000 unità lavorative. Sembrerebbe quindi che aziende più mature e “grandi”, maggiormente strutturate e stabili, seguono con un occhio particolare i curricula su LinkedIn e, d’altra parte, in tal modo, facilitano il lavoro degli head hunters sempre alla caccia di nuove figure e nuovi professionisti. Ovvio che non basta un curriculum online per decidere, le qualità personali sono sempre importantissimi, ma lo stesso può essere indicativo in prima battuta, per uno screening iniziale del “candidato ideale”.
LinkedIn poi ha stretto un accordo con Twitter, la celebre piattaforma per il microblogging, con il precipuo obiettivo di integrare alcune funzionalità legate ai tweet nei profili del social network. In altre parole il sistema consente di inserire il proprio status su LinkedIn e di postarlo, simultaneamente, anche come tweet su Twitter. E, of course, viceversa, in tal modo è possibile ampliare e facilitare sensibilmente le possibilità di interazione per e tra gli iscritti di entrambi i social.
La nuova frontiera dei social è la targettizzazione.