Ebbene si, la rete mobile a banda larga rischia il collasso a causa della presenza di troppi dispositivi di telefonia mobile capaci di collegarsi ad Internet. La notizia bomba arriva dal presidente dell’Agcom (Autorità garante delle comunicazioni), Corrado Calabrò.
Anche secondo Bertoluzzo, amministratore delegato della Vodafone, il pericolo del collasso della rete mobile è più che concreto: questo perché le risorse degli operatori italiani sarebbero troppo esigue.
La rete a banda larga non è, attualmente, in condizioni di supportare i servizi di rete per tutti gli smartphone, i cellulari e le chiavette usate per navigare sul Web. Gli utenti in Italia che si avvalgono della rete mobile per navigare erano circa 10 milioni alla fine del 2009, e si stima che per la fine dell’estate saranno 12 milioni.
Questa crescita così impressionante è dovuta al proliferare di nuovi apparecchi super tecnologici, come ad esempio l’iPad dell’Apple, che utilizzano, oltre al Wi-Fi, anche la banda larga mobile.
Negli scorsi mesi l’allarme riguardo alla saturazione della rete era già stato lanciato da alcuni esperti in materia, come Antonio Sassano, dell’Università La Sapienza, e Maurizio Decina (del Politecnico di Milano).
Solamente in tempi recenti, però, le istituzioni italiane hanno iniziato ad interessarsi al problema, anche in virtù degli allarmi lanciati da Calabrò e da Bertoluzzo. L’unica voce fuori dal coro è quella di Bernabè, amministratore delegato della Telecom, che sostiene invece che “in Italia non c’è alcun rischio”.
Ad ogni modo Corrado Calabrò e l’Agcom si stanno già adoperando per la liberazione, in tempi brevi, di frequenze radio per supportare la rete mobile: “Contiamo – dice il presidente – di rendere disponibili, prima del 2015, circa 300 Mhz da mettere all’asta per la banda larga”.
La sua dichiarazione è riferita al fatto che, nel nuovo piano nazionale delle frequenze, sono state redatte delle indicazioni per assegnare alla banda larga mobile delle nuove frequenze liberate grazie al passaggio al digitale terrestre.
Paesi come USA e Germania, ad esempio, hanno già effettuato un’asta per assegnare le frequenze liberate con il digitale terrestre alla banda larga. Insomma, un’innovazione non da poco: in questo modo anche in Italia si potrebbe evitare il collasso della rete mobile a causa della sovrabbondanza di cellulari, chiavette e smartphone usati per collegarsi ad Internet.