Applicazioni iPad: con iBreviary il messale finisce sul nuovo tablet dell’Apple

E’ di Don Paolo Padrini, un parroco di Stazzano (in provincia di Alessandria), l’idea di creare un’applicazione per l’iPad che consentisse la lettura dei testi sacri del messale. Don Padrini aveva già realizzato in passato un’applicazione simile per l’iPhone, iBreviary (la quale è stata scaricata circa 250mila volte).

Don Padrini non è certo quel che si può definire un prete tradizionalista: la precedente applicazione pensata due anni fa sia per l’iPhone che per l’iPod, consentiva di scaricare le preghiere quotidiane, suddivise secondo l’ordine del breviario cattolico.

iBreviary ha avuto un grande successo tra il pubblico cattolico: è stata infatti scaricata da 250 mila utenti di tutto il mondo. Don Padrini ha per questo pensato, sull’onda del successo precedente, di crearne una nuova versione per il nuovo tablet dell’Apple, l’Pad.

Con questa nuova versione dell’iBreviary sarà possibile scaricare tutti i testi ed i canti usati per celebrare la messa. L’applicazione sarà gratuita, e ne verranno create cinque versioni: in italiano, inglese, francese, spagnolo e latino. Oltre ad utilizzarlo come supporto per la lettura dei testi, l’iPad sarà utilizzabile anche per ascoltare i canti della messa.

Don Padrini ha avuto davvero una buona idea: ma d’altra parte, il suo ruolo di consulente del Vaticano per i nuovi mezzi di comunicazione e la sua giovane età (37 anni), ne spiegano l’apertura mentale verso le nuove tecnologie digitali.

Chissà che un giorno sugli altari, al posto del tradizionale librone messale, non ci sia il nuovo gioiello di casa Apple. Riusciranno i preti ad abbandonare la tradizione a favore delle innovazioni portate dalla tecnologia? Don Padrini è fiducioso: “Non bisogna avere paura di sperimentare, di aprirsi alle straordinarie possibilità offerte dalla tecnologia. La Chiesa ha finalmente capito che i nuovi mezzi di comunicazione non sono nemici da combattere, ma supporti da usare a proprio vantaggio”.

 Al parroco super tecnologico è stato anche chiesto, da alcune diocesi statunitensi, di sviluppare un’applicazione simile anche per il Blackberry.

Che la lettura dei testi sacri avverrà, un giorno, unicamente su supporti digitali? Staremo a vedere.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.