Business is Business
Purtroppo questa massima vale anche a discapito dei propri valori e della propria mission. Google capitola e per non perdere il mercato più interessante al mondo, quello cinese, accetta le censure e trova un accordo con la Cina.
Fino ad oggi, dopo i tanti scontri (anche Obama e Hu Juntao) sono scesi in campo, Google era costretto a reindirizzare tutto il traffico web che arrivava dalla Cina sul suo sito di Honk Kong. Ora, grazie alla “grande concessione cinese” si potrà partire con dei piccoli servizi che Google potrà fornire “liberamente”.
L’accordo prevede che BigG potrà essere presente sulle connessioni cinesi fino al 2012.
Perchè Google ha calato la testa e ha accettato le censure?
Il mercato cinese del web è spaventosamente grande. Oggi la penetrazione del web nella popolazione è solamente al 25% e quindi si prospetta una crescita spaventosa. Il business legato è paragonabile, per ordine di grandezza, nel tempo, al business che Google fa in tutto il resto del mondo.
Oggi Google ha una piccola fetta di mercato delle ricerche cinesi, uscire proprio da quel business sarebbe significato far rafforzare ulteriormente le sue concorrenti dagli occhi a mandorla che nel tempo potrebbero sbarcare, con investimenti da capogiro anche in Europa e negli USA.
Comuque, per me che reputo il web come l’unico posto davvero democratico e dove la libertà è ancora un valore, questa non è una bella notizia!
La dittatura cinese la fa ancora da padrona!