In soli 4 anni il social network di micro blogging più famoso al mondo, Twitter, ha festeggiato il 1 agosto 2010 il 20 miliardesimo messaggio fatto da un Giapponese che è stato, successivamente, surclassato di messaggi di complimenti.
Il Social Network dei “Cinguettii” sta crescendo ad una velocità mostruosa ( solo in Americo 8 milioni di messaggi al giorno), inaspettata, non prevista e imprevedibile.
I numeri sono da capogiro e soprattutto crea un nuovo scenario sul web.
Infatti con un sempre maggiore numero di pagine personalizzate che operano nel microblogging, la rete ha avuto un notevole calo di nuovi blog creati e soprattutto nascono sempre meno forum, struttura e dinamiche ormai considerate obsolete dalla nuova generazione di internauti.
Come cambierà nei prossimi anni lo scenario sul web non è banale prevederlo, ma sicuramente questo dato ci può far riflettere su alcuni fattori da tenere in considerazione per chi lavora nel web marketing:
- La monetizzazione dei social network. Non banale se si conta che questi colossi di visite hanno incassi ridicoli in proprorzione ai numeri che fanno e alle spese che deveno sostenere.
- L’importanza di alcune pagine sui Social. Oggi i motori di ricerca, per come sono organizzati, danno molto risalto ad alcune pagine dei social che hanno ricevuto numerosissimi back link. Chissà come si comporteranno Google e gli altri quando si renderanno conto che le loro SERP saranno piene zeppe di pagine social abbassando drammaticamante la qualità delle ricerche.
- La gestione della reputazione online grazie ai social. Un social può creare un eccellente reputazione e può affossare un brand. A volte però la variabile non è dovuta all’effettiva qualità dell’azienda o del marchio in considerazione ma è dovuta all’importanza o meno di un gruppo di Facebook o di una pagine di Twitter. Quindi il mercato potrebbe peggiorare la qualità delle informazioni sulla vera reputazione di un’azienda online.
- Stabilire fin dove i social saranno moda e fin dove inizia l’opportunità del business per le aziende. Questa è una domanda da milioni di dollari. Se i social, e in testa “Facebook”, fossero solo una moda allora in questi anni si stanno facendo investimenti enormi che andrannno in fumo. Se invece, hanno raggiunto la massa critica come molti sostengono, e quindi presumibilmente diventeranno un nuovo status simbol come i motori di ricerca, allora investire nel social è vitale.
- Il mi piace di facebook o un “tweet” può aiutare nelle vendite? Ho paura che oggi non sia ancora importante, potrebbe diventarlo nel tempo, chissà. Oggi non investirei denaro nei social, ma investirei soprattutto nel SEO e nella pubblicità online.
Queste piccole riflessioni estive sono da analizzare correttamente a settembre per chi vuole investire del web marketing.