Dato il periodo , molte aziende vivono una concreta difficoltà economica. Lo stato, grazie alle iniziative della comunità europea, per le medie e grandi aziende sta prevedendo degli aiuti concreti per il salvataggio e la ristrutturazione delle stesse.
Questo salvagente aziendale consiste nell’aiuto statale come garanzia per i finanziamenti bancari.
Le aziende che possono usufruire di questi aiuti sono le medie e grandi aziende che hanno almeno 50 dipendenti e sono già insolventi. Sono esclusi alcuni settori come: l’industria del carbone, l’industria dell’acciaio, pesca, acquacoltura. Mentre sono ammissibili la commercializzazione e la trasformazione alimentare.
Gli interventi previsti sono di due tipologie:
- Aiuti per il salvataggio. Atto a mantenere l’impresa in attività durante l’elaborazione di un piano di ristrutturazione o liquidazione.
- Aiuti per la ristrutturazione. Aiuti basati sul un piano di ripristino o rilancio della redditività.
Per maggiori informazioni è utile visitare il sito del governo www.sviluppoeconomico.gov.it
Serviranno per risollevare queste imprese?
O rischiano di creare nuovo debito pubblico con aziende che sono in tale crisi che non pagheranno i finanziamenti ricevuti dalle banche?
Speriamo bene, e soprattutto speriamo che questi aiuti vengano elargiti con cognizione di causa. A volte è meglio far fallire un’impresa che lasciarla in agonia per qualche altro tempo creando ulteriore debito. Soprattutto se poi a pagarlo è la comunità.