Il primo festival degli ebook si tiene a Massa Carrara

Il Nuovo Millennio ha di buono, o di brutto dipende dai gusti, che c’è una ressegna, un event, un festival per tutto. Gli italiani devono ancora abituarsi alla parola ebook e voilà pronto e confezionato per gli appassionati il primo Festival dedicato agli ebook. Dove si terrà la convention? Nella cornice del castello Malaspina di Fosdinovo, in provincia di Massa Carrara. Quando? Sta già avendo luogo e terminerà domenica prossima. Nella rassegna verranno affrontati le tematiche relative alla rivoluzione digitale prossima ventura, una rivoluzione che sarà epocale, come lo fu l’introduzione dei caratteri mobili di Gutenberg. Durante le varie sessioni del Festival dell’ebook verranno di volta in volta affrontate ed enucleate le tematiche che tengono banco in questo 2010, un anno che, ricordiamolo, verrà ricordato nel mondo come l’anno in cui, in Amazon, i libri digitali superarono i libri cartacei. Di particolare interesse saranno le questioni inerenti il nuovo diritto d’autore, un diritto d’autore digitale chiamiamolo così, che dovrà necessariamente essere inteso in senso radicalmente diverso. Si tratta di un momento ed un passaggio delicato, quello del copyright, che dovrà essere gestito con molta attenzione in quanto ottimi accordi, intendo non troppo sbilanciati verso l’autore o editore (piattaforma), sono propedeutici al successo dell’intero ecosistema ebook.  Nel corso del Festival dell’ebook verranno anche illustrati i vantaggi della conversione, o perlomeno della duplicazione, dei contenuti attualmente presenti e reperibili solo nelle biblioteche. Un innegabile vantaggio per ricercatori dilettanti e non, ufficiali ed indipendenti, dotati o meno. Ma il Festival dell’ebook sarà il primo di una lunga serie di incontri tra persone che sanno unire creatività e tecnologia, il gusto per la parola con il giusto formato digitale.
Il rischio in una siffatta situazione è rappresentato, come abbiamo già in qualche post riferito e messo in evidenza, dall’eventualità, tutt’altro che remota, che il rumore sommerga l’informazione.
A maggior ragione in assenza del filtro, fallace e personale sinchè si vuole, dell’editore classico che stoppava tanti aspiranti scrittori e saggisti. Dovremo imparare a non farci abbagliare da foto e titoli capaci di far luccicare il vuoto.

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