E’ andato in onda ieri per la prima volta, ma negli States era già divampata la polemica ancor prima che fosse trasmesso. Stiamo parlando di “Consequences” (clicca sul link per vedere il video), lo spot shock realizzato dalla ”Physicians Committee for Responsible Medicine”, un’organizzazione americana senza scopo di lucro.
Lo spot attacca nientemeno che l’azienda McDonald’s ed il cibo dei fast-food. La scena si apre con un uomo, morto, che si trova disteso sul tavolo di un obitorio. Il motivo di sottofondo che accompagna la scena è da film di paura: al tavolo si avvicina una donna in vesti scure che piange e intanto accarezza l’uomo morto; nel frattempo al suo fianco un medico cerca di darle conforto.
L’inquadratura del video mano mano cambia e mostra che l’uomo morto ha ancora in mano un panino, un hamburger il cui ultimo morso gli ha riservato il destino fatale che lo vede adesso in un obitorio. L’inquadratura cambia ancora, mostrando stavolta i piedi dell’uomo disteso: a questo punto appare il logo di McDonald’s e lo slogan della multinazionale, rivisitato per “l’occasione”: “I was lovin’ it”, ovvero: “Mi piaceva”.
Alla fine dello spot le immagini spariscono e compare sullo schermo una scritta che consiglia l’alimentazione vegetariana (“Tonight, make it vegetarian”) e nello stesso momento una voce femminile fuori campo elenca i pericoli legati all’alimentazione dei fast-food: colesterolo alto, pressione sanguigna alta, infarto.
Lo spot è stato inizialmente trasmesso solo nell’area di Washington, ma sarà successivamente diffuso anche in altre città degli USA. Ovviamente il video ha generato non poche polemiche: durissima la reazione della “National Restaurant Association”, che ha definito “irresponsabile” l’iniziativa della Physicians Committee for Responsible Medicine, il cui tentativo non fa altro che spaventare il pubblico dandogli una visione parziale dell’alimentazione. Ma qual è stata invece la reazione della McDonald’s? La multinazionale ha giudicato lo spot come “ingannevole e sleale”, reputando l’iniziativa “scandalosa dal punto di vista commerciale”.
Ad ogni modo, la McDonald’s si augura che i suoi clienti capiscano che si tratta unicamente di un’azione “di propaganda”, e che essi adottino “un’alimentazione e uno stile di vita giusto per loro”. Riuscirà lo spot a scalfire l’impero economico del gigante dell’hamburger? Fatto sta che la crisi economica non ha minimamente intaccato i profitti dell’azienda, anzi: grazie ai prezzi molto competitivi, i suoi profitti hanno registrato un aumento del 12% nel primo semestre 2010 stando alle vendite registrate proprio negli USA e a quelle registrate in UK.