Rinnovato l’accordo Google-MySpace, con qualche nuova clausola

Novità in vista nella pubblicità online.
Voci sempre più insistenti e fondate danno ormai quasi per sicuro l’accordo ed il rinnovo della partnership tra Google e MySpace.
Google, sempre stando ai rumors, dovrebbe riconfermarsi come fornitore di ricerche e tecnologie per la pubblicità online di MySpace.
Una riconferma, in quanto le stesse companies avevano già stipulato 4 anni fa un’intesa simile, perlomeno formalmente.
Perché, dal punto di vista economico, il social di proprietà della News Corporation di Rupert Murdoch si dovrà accontentare di un accordo fortemente orientato al ribasso.
Il magnate australiano, per quest’altro colpo al suo impero mediatico, deve ringraziare il fenomeno Facebook.
MySpace non è più il social leader e non “vale” più tanto in termini commerciali e di pubblicità.
Non ci sarà il pagamento minimo garantito
La notizia non coglierà di sorpresa gli esperti di marketing. 

Gli stessi che 4 anni fa magnificavano la fusione, pur temendola. la nascita di un simile colosso non poteva non suscitare ammirazione per l’operazione e timore in chi si vedeva privato dell’acqua nella quale nuotava.
Ai tempi la fusione tra il motore più potente ed il social più popolare sembrava l’ennesima alleanza sfascia mercato.

Ed invece le cose sono andate in maniera diversa.
Le grosse società ed aziende della new economy hanno dinamiche e tempi molto diversi da quelle della cosiddetta Old Economy.

MySpace è stata leader mondiale ed è in caduta libera.
MySpace è stato creato nel 2003.

Ascesa e caduta in soli 7 anni, cose impensabili nella Old Economy.

Quanto è durato l’impero della Standard Oil della Rockfeller? E quello della Ford? Da quanto tempo dura la leadership della De Beers?

Quando si fanno delle previsioni con attori della new economy bisogna ragionare con tempi e modalità diverse e le previsioni, di per sè già con una forte componente aleatoria, possono risultare sballate.
E di molto

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.