Quando un’azione SEO si trova nella fase di organizzare la campagna di link building si dimentica che le due chiavi più importanti sono la velocità e la perseveranza.
La velocità intesa come il numero di back link pubblicati, o meglio indicizzati da google nel tempo .
Questi 2 parametri sono alla base di una campagna di link building ben congeniata. Sia dal punto di vista economico che dal punto di vista del successo della stessa.
Andiamo a vedere come gestire la velocità di pubblicazione dei BL:
- BL troppo veloci.
Quando si fanno puntare troppi BL ad un sito in poco tempo possono succedere varie situazioni. All’inizio potrebbe essere che il sito, o la pagina, abbia un sussulto e salti tra le prime posizioni (se il settore non è troppo concorrenziale) ma dopo un primo periodo rischia alcune cose come: A) L’inserimento del sito nella Sandbox B) Che non tutti i BL vengono considerati; C) penalizzazioni per spam di BL;
Quando il sito ha già un notevole trustrank e una buona età, anche se riceve molti BL non dovrebbe avere problemi né di Sandbox né di penalizzazioni, ma potrebbe non beneficiare di tutti i BL ricevuti. - BL troppo lenti.
Il caso di ricevere pochi BL nel tempo rischia di non far raggiungere in tempi ragionevoli gli obiettivi di posizionamento e inoltre, in mercati concorrenziali, si rischia di perdere terreno rispetto a siti, blog, e portali meglio organizzati - La velocità giusta.
Se qualcuno la conosce che ce lo comunicasse!
Ovviamente non si sà qual è il numero di BL giusto perchè i parametri da valutare sono davvero tanti e soprattutto non si sa perfettamente quanto valore dà google ad ognuno di loro. Parametri quali: età del sito, trust rank, se è un sito statico o aggiornato e quanto, gli anchor text dei BL, se il sito è sovraottimizzato, ecc…
CONSIGLIO. Il consiglio è quello di gestire i BL in maniera da ricevere un numero di BL in funzione anche all’età del sito ( se il sito ha pochi giorni, ricevere decine di Bl al mese potrebbe essere davvero troppo) e inoltre, meglio pochi BL di qualità che tanti di bassa qualità. Per me qualità del BL è quando vengono da sito ad elevato trustrank e a tema.
DUBBIO. E se arrivano molti BL spontanei velocemente? Ovviamente è sempre buono che arrivino molti BL spontanei. Sicuramente se arrivano troppo velocemente si rischia che Google non li prenda tutti in considerazione. Per BigG viene prima di tutto il Trustrank. Siti con elevato trustrank e una buona età possono anche sostenere molti BL.
Ora diamo risalto alla qualità che io prediligo in un’azione di SEO ben congeniata: la perseveranza.
Quando si inizia l’azione di posizionamento di un sito non si deve mai perdere di vista i fattori determinanti per Google: I Contenuti, il tempo e il trustrank.
Se si vogliono ottenere buoni risultati bisogna produrre molti contenuti originali e di qualità nel tempo. Se si vuole che i risultati diventino eccellenti bisogna far crescere il trustrank del proprio sito sulle parole cihave più interessanti. Ma per ottenere ciò bisogna essere perseveranti. Un mese o due non saranno sicuramente sufficienti per ottenere risultati ragguardevoli in mercati concorrenziali.
A volte si possono raggiungere, con la perseveranza, anche risutati molto ma molto importanti in mercati difficili come quelli con parole chiave come: “last minute”, “viaggi low cost”, “offerte di lavoro“, “web marketing”, “franchising”, “hosting”, ecc…
CONSIGLIO. Concentrare i propri sforzi in maniera programmata. Non improvvisare nè perdersi di coraggio dopo poco tempo. Più si riesce ad organizzare un programma da seguire è più è facile continuare a fare lavoro su un sito nel tempo.
DUBBIO. Quando un cliente commissiona una campagna di posizionamento sui motori di ricerca, quanto è disposto ad aspettare? Quanti sforzi sono necessari per far capire che i risultati davvero buoni si raggiungono con il tempo e con i lavoro?