Ora fornirò delle informazioni contro la categoria a me cara ( facendone parte) dei SEO Specilist, per mettere in guardia gli imprenditori dai SEO poco “Specialist” che si trovano in giro.
Quando si sceglie di affidare il proprio sito, o un progetto online, ad un SEO bisogna sceglierlo con cura e che dia le dovute garanzie di preparazione, flessibilità, adattamento al mercato, insomma garanzie di successo.
Un priomo posso potrebbe essere quello di vedere i suoi risultati. Ma non potrebbe bastare.
Quando, incontrate un SEO e ha le seguenti caratteristiche, scappate, o meglio, fate scappare lui:
- Quando suggerisce di scrivere i testi con una densità di parola chiave in %.
L’errore più grande e anche il più comune è quello di infarcire, in maniera esagerata, un testo della parola chiave da posizionare. Se poi se inizia a parlare di % allora mandatelo velocemente a quel paese. Infatti è importante citare all’interno del testo la parola chiave, ma bisogna sempre ricordare che il testo va scritto per gli esseri umani. Inoltre, i sistemi di Google per carpire quando si è di fronte ad un eccesso di ottimizzazione da stuffing di parola chiave sono molto avanzati. - Quando è un maniaco delle directory.
La frase più comune che ho sentito a riguardo è: “ti inserisco il sito in una lista di directory selezionata e che conosco solo io”. Oggi inserire un sito, in maniera automatica nelle directory potrebbe essere addirittura controproducente. Se proprio ci tenete ad inserirlo, fatelo voi a mano e cambiate spesso sia gli anchor text del link, sia il testo di presentazione. - Eccessivamente focalizzato sul link building.
Nessuno mette in discussione il fatto che oggi, in alcuni settori concorrenziali, per essere posizionati decentemente, bisogna progettare un ottimo link building. L’acquisto dei link, però, non deve essere solo del tipo, dammi 2000,00€ al mese che te li investo in link, ma bisogna creare anche contenuti di qualità così da invogliare back link spontanei. Inoltre, bisogna anche prevedere una parte del link building sui siti in crescita e con la possibilità di avere un back link per sempre. - Eccessivo utilizzo di social book.
Un consulente SEO che vi propone di inserire i vs. articoli su Oknotizie e similari, perchè ha una lista di amici che le voterebbero, può dare risultati a breve termine ma pochissimi risultati a lungo termine. Inoltre, bisogna concentrarsi soprattutto sui contenuti di qualità, perchè creano seguito e creano utenti fidelizzati. - Per posizioanere un sito fa operazioni non lecite. Tecniche Back hat.
In questo caso purtroppo non sempre un cliente è in grado di scoprirlo. Ma se dovesse scoprirlo il mio consiglio personale non è solo quello di interrompere il lavoro, ma soprattutto quello di eliminare immediatamente tutte le operazioni non lecite effettuate. Il rischio di essere penalizzati o addirittura bannati non è così difficile. - Quando presenta il suo lavoro si addentra in spiegazioni troppo complicate.
In questo caso o non ci ha capito molto di SEO, oppure sta cercando di colpire il proprio potenziale cliente con la sua preparazione. Nel mondo SEO non è la preparazione teorica a fare la differenza ma la capacità pratica di ottenere risultati tangibili e incontrovertibili.
Infatti, il modo migliore di giudicare un SEO specialist o un’agenzia SEO, è quello di analizzare i risultati che ha ottenuto. - Quando garantisce qualsiasi risultato.
Sta solo prendendo in giro il potenziale cliente, e sta cercando di vendere la sua consulenza o lavoro a tutti i costi. Questa è quella tipologia di SEO che mi fa imbestialire e che, secondo me rovina il mercato del posizionamento sui motori di ricrca. - Quando è un SEO improvvisato e che non ha esperienza.
Non bisogna mai accettare una campagna SEO da una persona che non ha esperienza PRATICA ne settore, potrebbe creare danni. Secondo me bisogna sempre valutare con cura i risultati che ha già raggiunto.
Queste sono 8 segnali che vanno valutati quando si vuole commissionare una campagna SEO ad un professionista o ad un’agenzia.