Sono svariati i motivi che hanno consentito allo Stato del vaticano di resistere sulla breccia e prosperare per circa duemila anni.
Tra questi motivi c’è sicuramente il fiuto per i tempi, i porporati e gli eletti al soglio di Pietro sono oltremodo conservatori (basti pensare che hanno chiesto scusa per i fatti Galileo solo nel 1992!!), ma sono molto più agili di altre istituzioni a cambiare tattica una volta capito che la battaglia è persa.
Il 2 maggio, un giorno dopo l’attesa beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, il pontefice che ha girato il mondo, l’uomo nel quale Dio,il Massimo Fattor, per parafrasare Manzoni, volle in lui del creator suo spirito più vasta orma stampar, varcheranno le mura vaticane una torma di 150 blogger.
Proprio così, 150 blogger saranno ricevuti da Papa Ratzinger in occasione di un incontro, il Vatican Meeting for Bloggers, voluto ed organizzato dai Pontifici Consigli della Cultura e delle Comunicazioni Sociali.
Obiettivo dichiarato del meeting?
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Favorire il dialogo tra la comunità dei diari online e i rappresentanti della Chiesa.
Una apertura verso il nuovo di comunicare e, sempre più spesso, di informare mica da ridere ma che certifica una volta di più l’attenzione della Chiesa verso la comunicazione e verso i nuovi media di comunicazione. Sono state numerose le candidature per questo incontro, si parla di circa 750 blogger; i 150 prescelti devono ringraziare unicamente il caso, in quanto a decidere l’accesso o meno all’incontro è stato un sorteggio.
E spesso, quando si lascia decidere al dio del caso, o al suo alter ego e anagramma caos, le cose miracolosamente sembrano migliorare.
Tra i blogger ci saranno infatti noti vaticanisti-blogger come Sandro Magister e Paolo Rodari ma anche Alessandro Gilioli, giornalista de l’Espresso, padrone di casa del blog Piovono rane.
Come non si può definire molto cattolico il blog Wittgenstein di Luca Sofri, figlio di Adriano Sofri ex leader di Lotta Continua.
Meno di 50 blogger sono italiani, uno degli esclusi, Francesco Colafemmina blogger di Fides et Forma ha riportato un torrido post di Gilioli su Wojtyla .
Ma le cose sono andate così. E sia. Pensate che c’è un blogger che si occupa di Dog Sitter, blog di informatica e tecnologia e blog dove si usa un linguaggio che definire molto, molto spinto significa usare un eufemismo.
Se è possibile capire l’acredine degli esclusi di certo, con un simile campione eterogeneo, è scontata la pluralità di opinioni. Ecco i blog che parteciperanno al Vatican Meeting for Bloggers.