Lo sviluppo economico di ogni paese industrializzato è passato, storicamente, da investimenti fatti per costruire e migliorare le infrastrutture.
Oggi, fortunatamente, con qualche sforzo, tutta l’Italia è raggiungibile attraverso i sistemi di collegamento principali.
Per creare sviluppo economico, in questo periodo difficile, le infrastrutture da creare e migliorare sono quelle relative al web.
Questo Governo, l’ho scritto anche in altri post, ha ridotto gli investimenti per portare la banda larga su tutto il territorio italiano.
Oggi i dati di una ricerca Nilsen sulla penetrazione di internet in Italia sono preoccupanti.
Infatti, senza dilungarci troppo nei numeri è possibile riassumere questi risultati come segue:
- Penetrazione di internet in Italia non arriva al 60% della popolazione. Questo significa che ci sono ancora 4 Italiani su 10 che non si collegano mai. Per fare un esempio con altri Paesi Europei industrializzati. Francia e Germania superano l’80% Gran Bretagna supera il 90%. I Paesi Scandinavi superano il 95%.
- Uso capillare di internet solo tra studenti, studi professionali e imprese.
- Poche famiglie si collegano abitualmente. Al sud la situazione è preoccupante, infatti solo il 20% si collega ad internet. Un po’ meglio al nord ovest che si raggiunge anche il 28%. Questa situazione è la fotografia di come l’Italia rischia di essere un Paese poco evoluto e che poco si vuole evolvere. Senza internet si rischia di credere alle stupidaggini delle televisioni, e dei giornali, che come non tutti sanno sono molto politicizzate.
- Con il fatto che poche famiglie si collegano abitualmente al web vuol dire che in Italia c’è ancora molto da fare per sviluppare il commercio elettronico.
Questa fotografia, non è molto confortante. Facebook ce la sta mettendo tutta per collegare il mondo al web. Infatti molte persone in Italia si stanno avvicinando al web per avere un account di Facebook. Purtroppo, spesso restano a navigare abitualmente solo su questo social network.
Inutile affermare, mi sono stancato di farlo, che i politici, dovrebbe occuparsi almeno il 30% del loro tempo allo sviluppo del Paese e il resto del tempo ai fattacci loro (ora penso che il loro impegno non supera il 10% del tempo impiegato).
Il passi da fare per crescere economicamente sono:
- Portare la banda larga dovunque.
- Digitalizzare la PA. Non è possibile che per richiedere un documento bisogna fare file lunghe e vedere scene da 3° mondo di impiegati che cercano dentro stanze enormi piene zeppe di documenti mal conservati.
- Coadiuvare e spingere le aziende ad avere siti web utili, funzionali e che si rivolgono anche ad un mercato estero.
- Creare siti web che esaltino il nostro Paese e che portino molti più turisti. Ovviamente acquistando questi servizi con gare d’appalto vere, e non pagando 80 milioni di euro una porcheria come italia.it. La mia azienda per realizzare un sito e una campagna di web marketing che otterrebbe 10o volte più risultati e la gestione di 10 anni dello stesso avrebbe richiesto un prezzo di 20 volte inferiore.