La nuova creatura di Massimo Marchiori, il ricercatore italiano che tanta parte ha avuto per Google, apporto peraltro sempre sottolineato da Page e Brin, ha preso il via.
La novità va salutata con una salva di giubilo in quanto è un progetto tutto italiano, fatto da cervelli italiani non in fuga, ma ben radicati nel Belpaese. I giornali si sono scatenati parlando dell’anti-Google italiano.
Titoli altisonanti, ma che non corrispondono alla realtà, lo stesso Marchiori ha messo le mani avanti quando ha detto “Non aspettatevi la Luna, siamo appena nati, e questo deve essere innanzitutto un fortissimo stimolo allo sviluppo in Italia”.
Ha fatto poi intendere che sfidare Google sul suo terreno è una strategia perdente, ecco perché ha pensato Volunia come a web difference, come una nuova esperienza di navigazione.
Una navigazione dall’alto, come una aquila.
Volunia, come ogni altro motore fornirà dei risultati, più o meno pertinenti con ciò che si cerca, ma, a differenza di Google&Co, continuerà ad assistere l’utente fornendogli una mappa grafica per meglio aiutarlo nella ricerca delle informazioni.
E’ questa la vera novità. Una barra di strumenti sempre attiva che aiuterà l’utente a districarsi tra blog, contenuti multimediali (foto e video) ed altro.
Per arrivare infine alla vera novità, a quella che ha portato qualcuno a vedere Volunia come concorrente di Google e di Facebook. Marchiori e del suo staff hanno infatti deciso di arricchire Volunia con una componente in più, una componente più social.
D’altra parte il motto del motore è “Seek & Meet”, lasciando con ciò intendere un motore di ricerca caratterizzato da una forte interazione sociale. Infatti Volunia offre la possibilità di poter vedere quanti utenti sono presenti su quel risultato e quanti vi sono transitati in passato. Ma non solo, potremo interagire con loro, chiedere l’amicizia, chattare e raggiungerli in qualsiasi altra parte del Web.
La rupture con Google&Co è evidente, potremo interagire con persone con gusti affini ai nostri o che perlomeno hanno cercato qualche informazione che interessa anche noi.
Il motore di ricerca è attualmente attivo in 12 lingue (italiano compreso, ovviamente) e supporta le principali piattaforme mobili.
Solo il tempo dirà se il professor Marchiori ed il suo staff avranno visto giusto o meno.