Con l’avvicinarsi della Pasqua del Signore, i telegiornali cominciano a dare le stime, quasi sempre errate, degli esodi, delle fughe e dei ponti per le feste.
Cercando di combinare le cose ho dato una scorsa per vedere in che modo internet ha avuto e sta avendo un impatto sul mondo del turismo.
Ed allora mi sono imbattuto in una ricerca condotta da digitalvisitor.com , che si è presa la briga di dare una occhiata all’incidenza della rete e dei social nel comparto travel. Ed allora andiamo un po’ a vedere la ricerca.
L’istantanea che è venuta fuori fotografa una situazione che vede un crescente interesse dei grandi brand a stelle e strisce per i social e per le applicazioni mobili. Da quelle parti più che altrove hanno capito che investire nel nuovo medium può essere una carta vincente, un asso da calare per battere la crisi. Non pochi Big investendo nei social e nel mondo web 2.0 a largo spettro hanno altresì contestualmente visto una diminuzione dei costi legati alle pubbliche relazioni, risparmio che potrà essere investito in azioni di web marketing.
Quali sono le principali azioni di web marketing? La ricerca evidenzia l’uso del SEM (search engine marketing), utilizzato dal 29 per cento delle aziende, l’email marketing (28 per cento dei casi) e il social media marketing (siamo intorno al 20 per cento).
Come si può ben capire niente di eccezionale o di trascendentale.
E l’Italia? i dati raccolti dall’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm del Politecnico di Milano indicano che il turismo online dovrebbe sviluppare nel 2012 un giro d’affari pari ad almeno 4,8 miliardi di euro, con una stima di crescita di almeno il 20 per cento sul 2011.
Non male, vero? La tendenza è quella di usare sempre più il nuovo medium rappresentato dal web 2.0.