Ricordate l’ACTA? A qualche mese dalla decisione di Breuxelles sull’eventuale adesione dell’Europa all’ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement) arriva una decisone che lascia contenti gli amanti della libertà e rischia di diventare una spina nel fianco per i legislatori dell’Europa.
Già, perché il Garante d’Europa alla Privacy boccia l’ACTA .
Il trattato globale anti-contraffazione è stato sonoramente bocciato dai vertici dell’European Data Protection Supervisor (EDPS), garante comunitario della privacy di milioni di cittadini.
Il motivo? La privacy dei cittadini che, a sentire loro, sarebbe lesa e tutelata in modo molto meno efficace. Giovanni Buttarelli, assistant di EDPS ha detto che: “Se una maggiore cooperazione internazionale è necessaria per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale, gli strumenti da utilizzare non devono essere adottati a spese dei diritti fondamentali degli individui.
Deve cioè essere rispettato il giusto bilanciamento tra la lotta alle violazioni e il diritto alla privacy e la protezione dei dati personali.” Bilanciamento che quelli dell’EDPS non vedono, in quanto le attività di monitoraggio, anche a fini investigativi, sarebbe troppo pervasiva ed invasiva nonché lesiva della violazione degli 7 e 8 della Carta dei Diritti Fondamentali, oltre che della Direttiva europea sulla Protezione dei Dati. Il rilascio di informazioni personali da parte dei vari provider andrebbe “al di là delle leggi europee.”
Se queste sono le premesse, e fondamentalmente anche i desiderata del popolo della Rete, allora si capisce che i burocrati non avranno vita facile a mascherare la sicurezza per violazione della privacy.
Il parere del Garante è solo l’ultima stoccata ad un trattato che sembra vacillare pericolosamente. Il rapporteur di ACTA David Martin ha di fatto consigliato al Parlamento d’Europa di respingere il testo già ratificato da 22 paesi del mondo.
Gli attivisti di La Quadrature Du Net si sono scagliati contro il deputato francese Marielle Gallo per l’ennesima arringa a favore del trattato.
La stessa Gallo ha infatti presentato una bozza d’opinione per chiedere al Parlamento di Bruxelles l’immediata adozione di ACTA. Un comunicato de La Quadrature Du Net ha però accusato il deputato transalpino di aver scritto il falso, in primis la tesi relativa al totale rispetto del trattato delle leggi europee.
Ma l’aria di bufera tira in diverse fazioni al Parlamento d’Europa. Il Gruppo ALDE (liberali) chiederà il rigetto di ACTA, con il supporto di Socialisti, Democratici e Verdi. La materia del copyright online dovrebbe infatti essere trattata a parte, non nell’ambito generale della contraffazione.
La sensazione generale è che ACTA sarà respinto anche prima del parere della Corte di Giustizia d’Europa, ma staremo a vedere?