Facebook si attrezza per favorire (forse a pagamento) il recruiting online

Abbiamo ripetuto sino alla noia che i social avrebbero cambiato per sempre la nostra vita; e per vita s’intende anche la nostra parte lavorativa.

In che modo di social possono aiutarci.

Ci sono alcune recenti statistiche.
Anche se può sembrare strano, il 92% delle società usa oggi i social per trovare dei candidati, il dato del 2007 era del 78%, quando Facebook e LinkedIn in Italia stavano dietro anche a MySpace.

Ma non si tratta solo di dare una occhiata; no, le cose si fanno più interessanti se si pensa che il 70% dei lavori di lavoro ha selezionato almeno un candidato usando i social nel 2012, il dato del 2012 indicava 2011.
Se queste sono le percentuali, quali social vengono “visitati” di più? Facebook, ma anche Twitter e LinkedIn.

Questa attenzione da parte degli scalper dovrebbe indurre le persone a non postare commenti e immagini compromettenti, in quanto le stesse potrebbero essere lesive e controproducente per il candidato stesso.

Da evitare, assolutamente, gli errori grossolani di grammatica; quelli gravi e non i semplici refusi.
Astenersi anche dagli universali elementi di attrito come sport, religione e politica. Interessanti potrebbero, viceversa, essere gli impegni e le esperienze nel sociale e nelle associazioni e organizzazioni no profit.
Facebook non è stata con le mani in mano e, sulla falsariga, di LinkedIn sta pensando a inserire nella bacheca uno spazio dedicato alla condivisione di curricula.

Qualora la nuova opzione, pare a pagamento, dovesse avere un certo successo rappresenterebbe di sicuro un duro colpo per LinkedIn, perché verrebbe attaccata sull’opzione in più che offre rispetto agli altri social perdendo in tal modo il suo vantaggio competitivo.

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