Gli italiani stanno facendo conoscenza con una serie di termini poco usuali sino a qualche mese fa. mi riferisco a termini come: Spread (of course e noblesse oblige), legge di stabilità, spending review, esodati, agenda digitale.
Quanto ci capiscono? Lasciamo da parte lo spread, perché il discorso è lungo, e sui meccanismi dello stesso non si riescono a trovare due, dico due, economisti che la pensano alla stessa maniera. Agenda Digitale dovrebbe essere più ovvia, e invece si constata che non lo è affatto.
Il ministro dello sviluppo economico, Corrado Passera, ci punta tanto, ma gli italiani cosa ne pensano? Per la verità, prima ancora di pensare a qualcosa, anche perché bisogna vedere ancora delle proposte se non rivoluzionarie almeno concrete, bisognerebbe vedere quanti italiani ne sono a conoscenza. Pochini, il 63% degli italiani (su un campione di 800 adulti) ignorano cosa sia l’Agenda digitale; da notare che persino il 15% dei così detti “opinion maker” (su un campione di 100 casi), interrogato sull’argomento, ha fatto scena muta.
Eppure potrebbero esserci delle cose interessanti, si parla di alfabetizzare l’Italia, di spingere sull’innovazione. Ci sono (ci sarebbero) degli incentivi per il commercio elettronico, buone occasioni per la digitalizzazione della pubblica amministrazione, nuove infrastrutture da porre in essere per portare la Rete laddove ancora latita.
Più della metà dei cittadini (52%), spiega la ricerca commissionata da Cisco a Ispo, si sono dichiarati sicuri che la digitalizzazione cambierà in meglio la loro vita, citando tra gli ambiti che potranno migliorare la comunicazione (67% degli intervistati), la scuola (65%), l’accesso alle informazioni e ai contenuti culturali (64%), la modalità di interazione con la Pubblica amministrazione (61%), il Servizio sanitario (60%).
David Bevilacqua, amministratore delegato di Cisco Italia e vicepresident per tutto il Sud Europa ha detto che: “C’è un problema oggettivo di carenza di informazione del cittadino che tutti gli operatori coinvolti devono contribuire a risolvere. E’ un passo importante senza il quale rischiamo di vanificare gli sforzi che istituzioni, aziende e cittadini stanno facendo per la digitalizzazione”.
Il Governo Monti ha appena nominato il super commissario a capo dell’Agenzia digitale, la cabina di regia che coordinerà tutte queste attività: si tratta di Agostino Ragosa, già responsabile di tutta l’area innovazione di Poste Italiane.
Staremo a vedere, restate collegati e commenteremo insieme l’Agenda Digitale per il paese.