Habemus web guru: Stefano Quintarelli candidato al Parlamento con Mario Monti

Monti ha cominciato a twittare da poco; in compenso è stato il più veloce ad arruolare, nelle liste da presentare, un esperto del web.

Probabile che anche le altre compagini politiche in corsa seguano l’esempio del prof, dopotutto anche i politici si marcano eccome tra di loro.

Pertanto, a breve mi aspetto, un esperto del web candidato con il Cavaliere; se c’è qualcuno nel Pd faccio ammenda, perché non ne vedo.

Magari c’è, ma non lo conosco io, per semplice e pura ignoranza.

Ad ogni modo, l’ex premier e rettore della Bocconi si sta dimostrando molto agile e molto smart, per dirla all’americana.

Basti pensare anche alla scelta di candidare Alessio De Giorgi, il direttore di Gay.it. Chissà che ne penseranno i porporati; ad ogni modo una mossa spiazzante e che non mancherà di far parlare.

Ma, vivaddio, un passo verso i diritti civili. Certo, poi bisogna vedere cosa ne verrà fuori, ma per adesso le cose stanno così.

Il guru del web scelto da Mario Monti (o da chi per lui) si chiama Stefano Quintarelli, e il popolo del web lo avrebbe già visto bene come commissario all’AGCOM. La sua pagina su Wikipedia riporta che nel 1994 fu tra i fondatori di I.NET, il primo Internet Service Provider commerciale in Italia orientato al mercato professionale.

E’ stato altresì uno dei fondatori di CLUSIT, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica; di AIPSI, l’Associazione Italiana Professionisti Sicurezza Informatica (emanazione italiana di ISSA.org), e promotore di Equiliber, Associazione per l’informazione equilibrata sull’innovazione tecnologica e di VoIPex, il Consorzio per l’interoperabilità, la qualità, la trasparenza dei servizi IP; nonché promotore e sostenitore della neutralità della Rete e della bontà e necessità di condivisione della conoscenza diffusa. E tanto altro ancora, sia come esperto tecnico che come promotore e divulgatore.
Corriere della Sera-Economia lo ha indicato come uno dei 30 imprenditori più innovativi in Italia.
La Internet Society lo ha equiparato ad uno dei protagonisti del Rinascimento.

Esagerazioni? Forse sì, forse no. Fatto sta che SuperMario Monti ha scelto un pezzo da novanta del web italico. Gli altri saranno costretti a seguirlo su questa strada, con somma gioia dei politici di mestiere che dovranno far posto in lista non solo allo sportivo o all’uomo di spettacolo ma anche a uno che i più intelligenti di loro chiamerebbero nerd. Gli altri invece potrebbero dire: “Non bastavano i tecnici economici, adesso devo far posto io, uomo forte del partito in vattelappesca, anche un tecnico dei computer :((.”
Ce la farà Stefano Quintarelli a essere eletto? Staremo a vedere!

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