State pensando di ristrutturare la vostra cucina e vi trovate di fronte ad un quesito che per quanto appaia superfluo, non è detto che lo sia. E’ preferibile orientarsi su di un tradizionale frigorifero a libera installazione oppure scegliere un frigorifero da incasso?
Occorre fare delle opportune precisazioni in quanto esistono le due tipologie sono distinte in considerazione delle reciproche prestazioni tecniche e le peculiarità che le caratterizzano.
Mentre il frigo a libera installazione può essere sistemato in ogni luogo della cucina che si ritenga più opportuno, il frigorifero ad incasso è progettato in modo da poter essere inserito all’interno di un mobile della cucina che lo vada ad incorniciare.
Scegliere una modalità o l’altra non inficia sui consumi energetici delle stesse, ovviamente se il confronto viene fatto tra modelli della stessa classe energetica.
Ma allora, come orientare la scelta affinché essa sia consapevole e ottimale?
Il frigorifero è stato pensato come un elettrodomestico da sistemare in cucina nel luogo più appropriato o, tuttavia, in base alle preferenze di chi aveva l’onere di arredare la stessa. La rivoluzione – più o meno radicale – avvenne durante gli anni Settenta allorquando alla tradizionale ‘cucina all’Americana’ si contrappose la ‘cucina componibile’ la cui evoluzione di design durante il tempo, ha visto la nascita del tipo con elettrodomestici ad incasso. Anche se questa tipologia di arredamento ha rappresentato negli ultimi anni il trend al quale molti facevano riferimento, ultimamente si è verificato una sorta di ritorno alle origini con una esponenziale crescita di interesse verso i frigoriferi free standing, ossia di libera installazione. La ragione è riconducibile al fatto che ci sono in commercio modelli più capienti ma anche per un luogo comune che recita che il frigorifero ad incasso sia propenso a guastarsi con frequenza e che la sua vita sia meno lunga di quello free standing.
Non è detto che questo corrisponda a realtà oggettiva dal momento che i pro e i contro ci sono sia negli uni che negli altri. Vediamoli più approfonditamente.
Una elementare analisi pro e contro
Parlando del frigorifero ad incasso dobbiamo precisare che non è vero che si rompono più facilmente rispetto agli altri anche per la semplice ragione che sono stati progettati proprio per essere installati in questo modo. Ovviamente ogni criterio di posizionamento deve essere rispettato come da istruzioni altrimenti potrebbe verificarsi un malfunzionamento e l’eventuale rottura del compressore. Per un funzionamento ideale che rispetti le impostazioni richieste dal produttore, occorre prevedere degli sfoghi per permettere il passaggio dell’aria al fine di assicurare una ottimale aerazione attraverso delle griglie sullo zoccolo della cucina oppure utilizzando come base della colonna uno supporto in plastica forata permettendo, così, il passaggio dell’aria. Spesso queste semplici accortezze che consentono il riciclo dell’aria non sono rispettate da alcuni mobilieri low cost che badano più alla loro convenienza che non al cliente.
Continuando con i ‘contro’ del frigorifero ad incasso c’è quello di essere meno capiente di quelli free standing anche a parità nominale di volume anche se recentemente, i produttori di questi elettrodomestici hanno realizzato dei modelli con misure XL per offrire un frigorifero con maggior capienza.
Tra le note positive indubbiamente va rilevata quella che l’elettrodomestico si integra perfettamente al design degli altri mobili della cucina, coniugandosi dal punto di vista estetico e consentendo quella continuità cromatica che molto valorizza gli ambiente open space.
Per i frigoriferi free standing si segnala che possono offrire una maggior capacità e un’ampia gamma di modelli sui quali orientare la propria scelta. L’unico ‘contro’ che si evince è quello che una brutta scelta estetica che mal si vada ad omogeneizzare con i mobili presenti, potrebbe far apparire il frigorifero come elemento di disturbo.