Da alcuni anni ristrutturare casa in Italia conviene e anche molto. Anche quest’anno infatti, e il prossimo anno ancora, il Governo Italiano ha stabilito, con la legge di Stabilità, la possibilità per ogni cittadino residente di approfittare di interessanti incentivi sulle ristrutturazioni. Si tratta di cifre ottenibili in automatico, quindi chiunque richieda di approfittare di questi incentivi, ne potrà godere, senza dover effettuare bizzarre richieste o attendere in lunghe liste il momento giusto per poter effettuare i lavori.
Come funziona
Gli incentivi sulle ristrutturazioni riguardano qualsiasi tipo di lavoro di questo genere. Si intende quindi come ristrutturazione sia la sostituzione di un pavimento o di un impianto, sia qualsiasi modifica che vada a migliorare le prestazioni energetiche della casa, o l’adeguamento alle norme antisismiche. L’incentivo si realizza con un bonus fiscale: in pratica si ottiene uno sconto sull’IRPEF degli anni successivi a quello della ristrutturazione, suddividendo la cifra cui si ha diritto in 10 rate annuali. Tali rate non possono portare ad un credito di imposta, ciò significa che se si ha diritto ad uno sconto superiore alla cifra da saldare, si azzera la tassa senza ottenere un credito residuale.
Quanto si risparmia
L’incentivo per la ristrutturazione dipende dal tipo di intervento che si decide di realizzare, in genere però si tratta di uno sconto che parte da un minimo del 50% della spesa effettuata. Non esiste alcun tipo di vincolo, nel senso che si può effettuare la ristrutturazione che si desidera, contattando l’azienda che si preferisce. Se vuoi vivere meglio ristruttura con Made, l’azienda si occuperà di tutti i lavori da svolgere e anche delle questioni burocratiche e progettuali. Oltre al bonus fiscale chi ristruttura la propria casa può godere anche dell’IVA al 10% su tutti i lavori svolti e sull’acquisto dei materiali da parte dei professionisti coinvolti. Per poter approfittare del bonus del 50% è necessario saldare il conto con un bonifico bancario, inserendo nella causale i dati del professionista coinvolto. Per questo tipo di operazioni burocratiche è importante verificare in anticipo che i professionisti siano disposti a svolgere tutti i lavori presentando debite fatture, che andranno conservate per gli anni successivi, in modo da avere una giustificazione alle spese sostenute.
Che tipo di lavori
Sono vari i lavori edili di ristrutturazione che possono godere del bonus dello Stato. Si tratta di qualsiasi tipo di sostituzione di finiture o impianti, compresa la sostituzione della caldaia, o anche degli infissi rovinati. Godono dello sconto anche le opere che riguardano il posizionamento di coperture adatte a migliorare le prestazioni energetiche dell’abitazione, quindi sia nel caso di capotti termici, sia nel caso di tetti ventilati o altri tipi di struttura similare. Il bonus si può richiedere anche quando una singola stanza della casa sarà modificata dai lavori, come ad esempio nel caso del rifacimento di una cucina o di un bagno. Nelle abitazioni in cui si effettua una ristrutturazione è possibile ottenere un bonus del 50% anche per l’eventuale acquisto di mobili da inserire nelle stanze rimodernate.
Quanto si ottiene
Il bonus del 50% è richiedibile da chiunque per qualsiasi tipo di lavoro, ma è soggetto a dei tetti massimi. Per quanto riguarda i mobili nel 2018 la spesa massima è di 10.000 euro, per i lavori di ristrutturazione è di 96.000 euro. Chi effettua spese superiori a queste può comunque richiedere il bonus, che sarà dell’importo massimo richiedibile. Si tratta di un’opportunità particolarmente interessante, volta non solo a rinnovare le case degli italiani, ma anche a combattere il lavoro in nero. Per poter approfittare del bonus infatti è necessario vere a disposizione tutte le fatture che ne comprovano l’effettiva attuazione.