Quando si creano campagne marketing online bisogna tenere in considerazione anche la sensibilità delle persone che potrebbero vedere e leggere i messaggi promozionali, le azioni di ricerche di mercato, le raccolte dati, ecc…
Tra gli utenti che leggono e guardano le pagine web ci sono anche bambini e quindi diventa sempre più importante creare comunicazioni ed operazioni che siano etiche.
Ad esempio, negli Stati uniti, il Children Online Privacy Protection Act, approvato nel 2000, richiede che le informazionim personali provenienti da bambini minori di 13 anni e raccolte attraverso il web possano essere acquisite, utilizzate e diffuse solo dietro consenso consapevole dei genitori.
Per rendere il marketing online etico, comunque, un’associazione Americana, la Direct Marketing Association, ha diffuso le seguenti 7 indicazione:
- Promuovere la garanzia della privacy online.
- Offrire opzioni di scelta, in cui gli utenti hanno la possibilità di accettare o meno un messaggio di posta elettronica non richiesto.
- Utilizzare delle tecnologie di filtraggio dei siti web.
- Tenere in considerazione l’età, il livello di conoscenza, la capacità e la maturità del mercato obiettivo quando si prendono decisioni riguardanti la raccolta di dati online oppure, le comunicazioni online rivolte ai bambini.
- Considerare le preoccupazione dei genitori relative alla raccolta dei dati dei bambini, e offrire ai genitori la possibilità di limitare la raccolta di questi dati.
- Limitare l’utilizzo dei dati raccolti dai bambini nel corso delle loro attività online per promozioni, vendite o forniture di beni e servizi, ricerche di mercato e altre attività di marketing.
- Spiegare che le informaizoni vengono richieste per motivi di marketing. Implementare rigide misure di sicurezza per impedire accessi non autorizzati, alterazioni o distribuzioni dei dati forniti dai bamnbini online.
Queste indicazioni sono logiche e di buon senso. Sicuramente, oggi, non è scontato trovare aziende che rispettano tutte le regole di marketing etico.
Io sono tra quelli che non hanno sempre rispettato in maniera eccessiva le regole di privacy perchè alcune sono regole anticommerciali, ma per quello che riguarda i minori di 13 anni non si scherza. Una campagna pubblicitaria mal posta può creare traumi o incomprensioni.
Quindi con questo post ho voluto solo dare delle indicazioni, di un’associazione americana molto in voga, per difendere i bambini e secondo me rassicurare i genitori.