Nolente o volente la nostra libertà e le nostre iniziative sono vincolate, veicolate e confinate dalle leggi. In questi giorni Key4biz, quotidiano italiano specializzato in telecomunicazioni, ha lanciato una campagna ai nostri governanti al fine di ottenere l’equiparazione dell’Iva sugli ebook a quelle dei libri cartacei. Qualora non si intervenisse l’Iva sugli ebook sarebbe quella attuale al 20%, come per ogni prodotto software, a fronte però del 4% nel caso cartaceo. Il responsabile Pd alle comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha aderito e così alcuni colleghi sia della maggioranza quanto dell’opposizione. Ma chissà se presi nella morsa mega cricca Verdini-Dell’Utri-Cosentino-Bertolaso-Carboni i nostri rappresentanti avranno tempo e voglia di mettere in agenda qualcosa di diverso dal ddl sulle intercettazioni, che invece riguardano un po’ tutta l’editoria, cartacea e non. Il senatore Vita ha affermato che “Effettivamente è un’anomalia che per gli ebook l’Iva sia al 20 per cento e per il libro cartaceo al 4, si fa un’opportuna confusione fra mezzo e messaggio e viceversa”.
Mentre Gentiloni si è espresso con “non si giustifica una differenza di trattamento fra i libri di carta ed elettronici. La proposta fatta in questo appello è sacrosanta. Inoltre l’Europa ha sempre incoraggiato riduzioni dell’Iva per la diffusione delle nuove tecnologie, è stato così per la tv digitale”. Il direttore di Key4biz dichiara che trattasi di una crociata apolitica e che quindi saranno coinvolti nel tentativo di persuasione tutti i parlamentari, di qualsiasi bandiera e credo. Tutti saranno invitati a rispondere, anche davanti agli internauti, all’appello.
L’idea e l’iniziativa poi ha già avuto il plauso dell’associazione dei consumatori Adiconsum, associazione che da tempo è in prima linea per il libero elettronico, visto come uno strumento non solo utile ed innovativo ma altresì capace di garantire un maggior risparmio alle famiglie italiane. Inutile dire che campagne non proprio uguali ma sempre orientate al prezzo degli ebook sono già state avviate con successo in paesi come Francia, Spagna, Svezia e così via.
L’appello di Key4biz è trans partitico, vedremo chi avrà il coraggio di dire NO !!