La IBM, come ogni anno, ha reso pubblico il suo rapporto sul cybercrimine, e i dati sono molto interessanti.
Innanzitutto, e questo ci fa molto piacere, è diminuito del 82% il Phishing ( la raccolta di username e password di conti bancari attraverso email ) molto probabilmente per la maggiore conoscenza di questa frode da parte degli internauti e per l’enorme campagna mediatica e istituzionale contro questa tipologia di truffa.
Lo Spam, purtroppo, gode di ottima salute, soprattutto perchè molti Paesi non hanno ancora una legislatura in grado di vietare delle pratiche illegali come l’invio ripetuto e fraudolento di email.
Tra i Paesi dove è possibile far partire lo spam non è presente più la Cina, che grazie ad interventi dello Stato, ha bloccato moltissime fonti di spam. Invece i Paesi emergenti come la Russia, il Brasile, la Corea del Sud e l’India, sono i posti dove parte la magggioranza dello spam mondiale.
In questi Paesi, purtroppo, facendo correttamente Spam si possono guadagnare anche milioni di dollari, e ci sono anche delle aziende che vendono dei “disservizi” ad un competitor come il blocco del sito di una banca (questo avviene soprattutto in Russia).
Il caso più eclatante è quello di una persona americana che, dopo esser stato licenziato dalla propria azienda, ha lanciato una sfida che avrebbe guadagnato in un mese oltre 6 milioni di dollari sensa essere scoperto. Vi è riuscito e si sta godendo i suoi “spammosi” soldi in un paradiso fiscale.
Sicuramente bisogna stare molto attenti alle truffe online, e un pò come i virus non sempre gli antivirus, nel nostro caso i sistemi anti-truffa online sono adeguati a combattere tutte le azioni criminose.
Purtroppo, l’immensa libertà della Grande Rete rende anche difficile in controllo e la lotta alle truffe online, soprattutto nei Paesi emergenti.