Cambio della guardia alla guida della Nokia.
Allo scoccare dell’autunno Olli-Pekka Kallasvuo CEO della Nokia cederà il passo a Stephen Elop, attualmente dirigente della divisione Business di Microsoft, ossia Office per intenderci.
La casa di Espoo sta cercando, attraverso nuove energie, di dare una sterzata decisa e di conquistare nuove fette di mercato.
In realtà Nokia è tuttora leader mondiale per quanto riguarda i telefonini, non riesce però a sfondare tra gli smartphone, l’ultima frontiera per certi versi della telefonia prima di una sempre più spinta integrazione tra internet, la telefonia ed i servizi correlati.
Volendo fare un po’ i conti, dal momento che la leadership tra i cellulari porta margini troppo ristretti, e considerando che non mangiano troppa cicca (gli smartphone), i profitti sono in calo dell’ordine del 40%. La dirigenza della Nokia si trova in una situazione nuova, ben radicata sul vecchio, ma poco attraente sul nuovo. Più in generale questa situazione potrebbe essere comune a
molte realtà dell’hi-tech, un mercato dove rischi di passare, in assenza di innovazioni veloci e dirompenti, da T-Rex a gazzella nel giro di qualche anno a dire tanto.
Nokia non vuole diventare una gazzella, anche se non ci sono ragioni per pensare che, anche in presenza del cambio al vertice, non lo diventi.
Il presidente di Nokia, Jorma Olilla ha motivato la scelta asserendo che “ E’ tempo di accelerare il rinnovamento della compagnia e di portare nel nuovo esecutivo nuove competenze”.
Il CEO Olli-Pekka Kallasvuo, una lunga carriera iniziata nei primi ruggenti ’80 in Nokia, rimarrà comunque nella Corporation in qualità di Chairman of the board of directors di Nokia Siemens Networks. Olli-Pekka Kallasvuo, riceverà una buonauscita di 4,6 milioni di euro ai quali va sommato il valore di 100mila azioni Nokia (al valore attuale sono circa 1 milione di euro).
Anche nella democratica, connessa Finlandia c’è l’usanza di dare questi contentini, in pieno accordo con la massima romana Promoveatur ut amoveatur.