Inizia anche per Twitter il declino? In tanti cominciano a porsi questa domanda e qualcuna già pensa che il sito dei cinguettii possa seguire il declino che ha già colpito un “evento web”, ormai ex evento web, come MySpace.
Perché gli analisti e gli esperti web cominciano ad avere, relativamente a Twitter, questi cattivi pensieri?
Al centro del giallo, o presunto tale, c’è mister Big G: Google. E Facebook, come vedremo.
Il 2 Luglio è scaduto l’accordo, preso un paio di anni fa, tra Twitter ed, appunto, Google. La casa di Mountain View si impegnava ad includere velocemente i tweet nei primissimi risultati di Google. L’accordo è terminato e gli aggiornamenti di Twitter sono spariti dalle SERP di Google. La ratio, all’epoca, dell’accordo era cercare una sponda per contrastare Facebook.
Ora quell’accordo non ha più molto senso, non adesso che Google sembra aver trovato, con Google+ un prodotto social in grado di impensierire il social blu di Mark Zuckerberg.
La piattaforma di microblogging, senza l’appoggio del colosso dei motori, rischia un serio ridimensionamento, una eventualità peraltro ancora tutta da verificare. Twitter è oggi molto più usato ed in voga di due anni fa, un fattore da considerare.
Come da considerare è il fatto che i 140 caratteri dei tweet sono, nella quasi totalità dei casi, usati per rimandi ad altri link, alle fan page o ai profili personali di Facebook. E anche questa interazione forte, massiccia va tenuta in debito conto prima di predire, per la creazione di Jack Dorsey, un rapido ed inglorioso declino alla MySpace o alla Bebo. Ma se Google ha scelto questa strada altri motori non hanno seguito il suo esempio, almeno per ora.
E’ il caso ad esempio di Bing (proprietà Microsoft) che continua a tenere in considerazione i tweet di Twitter; sono in molti a pensare però che anche Bing possa abbandonare il social del microblogging. Il motivo? Sempre Facebook, in particolare il nuovo servizio di videochat integrata di Skype, altra proprietà Microsoft.
Alla fine, per un motivo o per un altro Facebook, seppur non stretto competitor di Twitter, potrebbe accelerarne il declino.