Su questi bit, con una certa frequenza mettiamo in evidenza che il web marketing può fare tanto soprattutto per le PMI, che possono giovarsi di uno strumento potente e pervasivo, a costi relativamente bassi.
Adesso c’è una ricerca che sembra avvalorare questa impressione/previsione.
Infatti, secondo una recente analisi sull’impatto di Internet sull’economia italiana svolto dal Boston Consulting Group e commissionato da Google, le PMI attive online (ovvero che svolgono attività di marketing o vendita in rete), hanno registrato una crescita media dei ricavi negli ultimi 3 anni dell’1,2% rispetto ad un calo del 2,4% di quelle online (intendendo le PMI con solo un sito web) e del 4,5% delle offline (senza nemmeno un sito web).
Queste dovrebbero in effetti attivarsi in qualche modo, c’è rischio di chiudere per non rischiare 10000 euro.
La ricerca riporta che le risultate maggiormente vincenti sono in particolare: pubblicità sui motori di ricerca (pay per click) e ottimizzazione SEO del proprio posizionamento (66% e 63%); DEM e Social Media Marketing, con pagine aziendali su Social Network (54% e 51%); ordini e pagamenti online (47% e 37%).
Con gli strumenti messi a disposizione da Google (Google Insight, ecc.) è possibile estrarre dai database Google i numeri precisi di quante ricerche vengono effettuate su uno specifico settore in uno specifico territorio.
Andiamo un po’ a vedere allora le azioni di web marketing da porre in essere per emergere.
In primis il sito web, ovviamente ottimizzato (azione SEO) in maniera da avere nel tempo un costante miglioramento della posizione tra i risultati di ricerca di Google.
Fatto un buon sito, ottimizzato, il passo successivo è fare in modo di farlo conoscere. Come fare? Con delle mirate azioni pubblicitarie. Google AdWords consente di inserire annunci a pagamento, che appaiono agli utenti in relazione alle parole-chiave digitate sul motore di ricerca.
Uso dei social, in primis Facebook e Twitter. Una impresa può presentarsi in diversi modi: con una Fan Page e attraverso messaggi promozionali che rimandano alla Fan Page o al sito istituzionale e che appariranno sui profili degli utenti-target individuati. Oppure con dei tweet che rimandano sempre al sito o, come vedremo, all’e-commerce.
Anche YouTube è molto utile per favorire la diffusione del brand, la promozione di prodotti e servizi e per incanalare il traffico verso il proprio sito Internet. Serve anche per la web reputation della impresa.
Tra gli strumenti di promozione e referenziali c’è l’Article Marketing, consistente essenzialmente nella pubblicazione libera online di articoli che hanno per oggetto un’attività o un prodotto. in genere, se pubblicati su siti a tema, l’article marketing aiuta il posizionamento, rendendo così più semplice il reperimento dell’articolo stesso sui motori di ricerca.
E’ possibile vendere dei prodotti usando internet? Sì, certo, con l’e-commerce.
Attraverso un e-commerce si possono vendere prodotti e/o servizi mediante internet. Va però specificato che bisogna analizzare se l’e-commerce fa o meno al caso del business e delle realtà. Ci sono realtà locali dove non ha molto senso implementare un e-commerce, fermo restando che restano valide le altre azioni di web marketing.
L’ultima azione di web marketing è quella, in genere meno usata: le applicazioni per Smartphone. Queste ultime consentono una maggiore diffusione del marchio ed una differenziazione dai propri competitor non presenti sugli App Store. Queste applicazioni si integrano bene con le funzionalità dei Social Media.
Ogni persona e ogni azienda, piccola o grande che sia, dovrebbe avere il proprio blog aziendale, questo è il vero futuro di internet.