Alzi la mano chi non ha comprato qualcosa o non ha scelto una location sull’onda di recensioni entusiastiche? Bene, assodato che le recensioni hanno una certa influenza sulle nostre scelte, andiamo avanti.
Esiste un modo per smascherare quelle palesemente false o, nel migliore dei casi, commissionate su misura?
Almeno un team di studiosi sta cercando un modo per farlo, perché la cosa ha un certo peso. Una recente ricerca interna della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) ha messo in evidenza che due terzi delle review su portali come Tripadvisor, Expedia e Booking sono farlocche.
Negli Usa è pratica abbastanza comune, esistono agenzie che offrono questo servizio, come SponsoredReviews, e la nuova frontiera consiste nel pagare “recensori” nelle Filippine o in India. Ognuno cerca di promuoversi come può; ma il discorso resta, esiste una procedura, possibilmente automatica, in grado di percepire il “sentiment” di una recensione?
Alla ricerca di una risposta c’è Franco Salvetti, un 46enne trentino che lavora negli Usa per Bing, con un passato in Google e Microsoft.
Il web 2.0, con le sue condivisioni, con i commenti e i like, è un volano straordinario per chi è ben organizzato; ma, nondimeno, sono gli stessi Amazon, Tripadvisor et similia, a richiedere una maggiore trasparenza e giudizi più veritieri, del resto ne va anche della loro reputazione. Seguire gli indirizzi Ip non serve più, occorre qualcosa di più sofisticato per fare una vera e propria reception detection.
Il ricercatore italiano, insieme al professor James Martin della University of Colorado Boulder, e insieme a un gruppetto di ricercatori eterogeneo per provenienza, grado accademico e competenze (tra loro ci sono linguisti, psicologi, esperti di reti neurali, di teoria dei giochi e così via), hanno deciso di provare a metter su una “macchina della verità” per le recensioni. L’apporto dei linguisti e degli psicologi è essenziale per capire i meccanismi “inconsci” che si mettono in moto durante la menzogna e come la stessa (menzogna) possa trasparire dalla lunghezza delle frasi, dall’uso di alcuni pronomi, dall’uso dei verbi e così via.
Franco Salvetti ha deciso di chiamare questo software (ovviamente ancora da testare e sempre da migliorare) come un panino: Blt (bacon, lattuce e tomato). Di più, ha deciso di rilasciare un set di fati open source, da utilizzare nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale. Il grado di efficacia del suo software è stimato intorno al 90% sul solo testo, percentuale che sale se si cominciano a incrociare altri dati del recensore quali: indirizzo Ip, foto, rete di amicizie e così via.
Questo hotel è un punto di riferimento nel bellissimo centro storico di XXX. I soffitti alti e lo stile art déco ti danno la sensazione di vivere nel passato. Il personale è cortese, educato e attento. Inoltre, le camere sono grandi, con i letti confortevoli, e non sono da meno rispetto alla hall e all’esterno. C’è anche un grande ristorante-bar, Le Maire, che reinterpreta il classico cibo del XXX con un tocco moderno.
Nel complesso, la mia esperienza è stata incredibile, e sorprendentemente l’hotel non è troppo costoso.
Sono stata al XXX hotel per una convention aziendale organizzata dal mio datore di lavoro. L’albergo ha un servizio ritiro e riconsegna auto, un parcheggio e un centro fitness. E’ veramente un posto elegante. La connessione wi-fi era veloce. Il caffè era delizioso e il servizio impeccabile. Con uno Starbucks accanto e un centro business all’interno, questo hotel ha trasformato un normale e noioso meeting in una lussuosa vacanza.
Una delle due recensioni è FALSA. Quale?