La compra-vendita di siti web ben avviati è argomento ormai di molti post di siti di webmarketing, ma mio malgrado ho trovato ancora poca informazione e soprattutto poca esperienza. Certo il mercato, se mai ci fosse davvero un mercato, è agli inizi e non esistono regole chiare. In America, invece, esiste un enorme mercato dei siti avviati, e spesso si trovano transazione anche di centinaia di migliaia di euro. Senza contare i casi eccezionali come l’acquisto di Aardvark per 50 milioni di euro da parte del colosso Google.
Molti web master che hanno creato dei siti, spesso si sono chiesti come fare a vedere un proprio sito ben avviato. Anche io mi sono trovato con questa esigenza e le domande che mi sono venute sono:
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Come faccio a vendere o acquistare un sito ben avviato?
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Esistono siti che fanno da mercato?
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Esistono dei parametri di valutazione piuttosto oggettivi per il costo di un sito? Se si quali sono?
A cosa bisogna stare attenti per la compravendita dei siti? Procediamo con ordine per dare una risposta alle precedenti domande.
Come faccio a vendere o acquistare un sito ben avviato?Esistono siti che fanno da mercato?
Innanzitutto bisogna trovare siti che facciano da mercato per i siti avviati. Uno è alverde.net e ce ne sono pochi altri non ancora avviati (webnow.it, …). Una risorsa dove trovare siti in vedita sono i forum dei web master, io ho trovato qualcosa di interessante in hostingtalk.it e giorgiotave.it (forumgt.it). Penso che ne usciranno altri e, lentamente , si inizierà a creare un mercato.
Esistono dei parametri di valutazione piuttosto oggettivi per il costo di un sito? Se si quali sono?A cosa bisogna stare attenti per la compravendita dei siti?
dare una risposta a questa domanda è molto complicato, ma voglio provarci mettendo a disposizione della rete la mia esperienza. Innazitutto bisogna chiedersi qual’è l’obiettivo di acquisto del sito. Voglio acquistarlo per creare una rendita, per creare un lavoro, per aumentare le visite totali dei miei siti, per dare maggiore rilevanza ad una altro mio progetto, per spingere altri siti, ecc… In base a questa risposta i parametri che ora andiamo ad analizzare possono cambiare notevolmente.STATISTICHE: Innanzitutto bisogna valutare le statistiche del sito in questione. Meglio presente sul sito un modulo statistiche di cui fi fidate. Io consiglio Analytics di Google, ma vanno bene anche altri molto affidabili come histats.com. Oltre a parametri ovvi come il numero di visite e le pagine viste, vanno valutate le sorgenti di visite (da motore, siti di riferimento, dirette ). Io preferisco siti che hanno alto il numero di ricerche da motore e da visite dirette, da motore perchè significa che il sito è ben posizionato e un sito con tante visite dirette doimostra che è famoso. Non valuto molto importanti i siti che hanno la maggioranza delle visite da siti di riferimento come ad esempio facebook o aggregatori che potrebbero scomparire da un momento all’altro.
ETA’ DEL SITO: Per età del sito si intende l’età del primo post o la data della pubblicazione e non l’età del dominio. Più un sito è datato e riceve visite dai motori di ricerca e più Google lo considera autorevole. Ovviamente, bisognerebbe conoscere anche la sua storia per capire se è mai stato penalizzato o bannato.
NUMERO DELLE PAGINE INDICIZZATE: Il numero delle pagine indicizzate è importante e lo si può scoprire scrivendo su google site:www.sito.est. Purtroppo non è un parametro assoluto, perchè potrebbero essere indicizzate anche decine di migliaia di pagine e non essere posizionate bene nessuna. Ovviamente, un sito con pochissime pagine indicizzate vuol dire o che è molto piccolo o che è costruito male e i motori non lo vedono
QUANTO PRODUCE ECONOMICAMENTE: Un dato molto importante e che va valutato attentamente e in maniera critica, sono i guadagni del sito. Non è sufficiente aveer dei buoni guadagni ma bisogna soprattutto valutare se i guadagni sono permanenti o dovuti ad un’azione precisa e non facilmente ripetibile. Questo fattore non semrpe facilmente valutabile è secondo me uno dei fattori più importanti per l’acquisto di un sito avviato. Io, ad esempio, non acquisto mai un sito avviato che non abbia, almeno per il 50%, incassi non permanenti.
QUANTO TEMPO E’ NECESSARIO PER AGGIORNARLO: Quale sito è più conveniente? Un sito guadagna 1000,00€/mese e con 6-7 ore al giorno di lavoro o un sito che produce 200,00€/mese con 30 min al giorno?
Nel mio modo di vedere il web il secondo è decisamente più conveniente e produttivo. Io non cerco altri lavori online, ma delle rendite, cioè entrate a basso lavoro. Infatti quando un sito necessita di molto lavoro per la sua gestione, o fa guadagni ragguardevoli ( che mi faccia guadagnare ottime cifre più una cifra ragionevole per una persona che ci lavore dietro) o non mi interessa.
SETTORE DEL SITO E SUO MERCATO DI RIFERMIENTO: Questo paramtro, molto importante per valutazioni a lungo termine, permette di valutare potenzialmente quanto vale un sito nel tempo. Data la velocità con cui si muove le rete, la situazione di oggi dfi un sito difficilmente potrà essere le stessa domani sia in peggio che in meglio. Per valutare questo parametro sono necessarie analisi di mercato e di settore, come fanno i consulenti di marketing e nello specifico di webmarketing. Io consiglio, in breve, di chiedersi, se il settore del sito che state valutando sia in crescita o no, sia presente troppa concorrenza, e se il valure della pubblicità e tale da creare un buon guadagno anche nel tempo.
LINGUAGGIO E STRUTTURA DEL SITO: Molto importante è controllare come è stato realizzato il sito in questione. Attenti ai CMS possono essere una grande opportunità (WP per i blog e Joomla per i siti dinamici) per la loro facilità di utilizzo, ma attenzione a quei CMS dove sono difficili le personalizzazioni. Poi bisogna analizzare bene il sito creato ad hoc, se rispetta le regole dell’ottimizzazione web e che non vadano contro le regole generali di Google. Inoltre, chiedetevi sempre se ci fosse bisogno di modifiche quanto costerebbe e se sarebbero semplici o compèlicate.
PROBLEMI LEGATI AL POSIZIONAMENTO E ALLA REPUTAZIONE SULLA RETE: Analizzare il sito e controllare 2 cose, l’ottimizzazione del sito e se nella sua storia ci sono delle penalizzazioni di google. Per il primo bisogna saper ottimizzare un sito web, per la seconda bisogna analizzare, se c’è la possibilità, la storia attraverso un programma di statistiche dove è possibile vedere se ci sono delle anomalie nelle visite e nelle ricerche.
Esistono anche altri parametri meno oggettivi come la motivazione a vendere, l’istinto, la fiduce nel venditore, ecc… ma un post non basterebbe certo per spiegare bene tutti queste sfaccettature.
Alla fine di questo post annuncio che pubblicherò a breve un ebook sulla compravendita dei siti avviati
Inoltre su questo blog in passato ho già parlato di vendita di siti avviati ” La vendita dei siti web avviati, un mercato tutto da creare! ”
Per dare queste risposte ormai sono quasi un anno che studio e faccio compravendita di siti, facendo dei buoni affari e acquistando anche qualche “bidone”. Posso affermare che non è semplice acquistare un buon sito.
1 commento su “Ho un sito e voglio venderlo. Come devo fare?”