Yahoo! acquista Tumblr per la cifra monstre di 1,1 miliardi di dollari. Finirà in un bagno di sangue come MySpace e Bebo?

Yahoo! ci riprova.
Il primo vero motore globale, prima di Google,  ha acquistato il Tumblr per 1,1 miliardi di dollari.

Una cifra enorme, la prima vera “scommessa”, perché di questo si tratta, di Marissa Mayer, l’amministratore delegato della casa di Sunnyvale in sella alla società da luglio 2012.

Funzionerà? Non possiamo saperlo. Fatto sta che gli 1,1 miliardi di dollari di Yahoo! per Tumblr rappresentano, ad oggi, la cifra più alta da anni sborsata per un social network, superiore addirittura al miliardo di dollari versati da Facebook per Instagram lo scorso anno.

Una operazione che conferma come sia ribollente il mondo dell’industria tecnologica, e di come i colossi facciano incetta, a suon di milioni, delle start-up più promettenti.

Il beneficiario dell’assegno è more solito a quelle latitudini un teen o quasi. David Karp ha 27 anni e ha fondato il social nel 2007. Dalla cessione incasserebbe circa 250 milioni di dollari. Una storia interessante quella di Karp. A 11 anni imparò da solo a codificare il linguaggio HTML, a 15 anni lasciò le scuole e continuò da solo e a casa la sua formazione, affinata e approfondita con un periodo trascorso in Giappone.

Va detto che Tumblr, nonostante l’acquisizione, resterà autonoma. Il sito di blog continuerà infatti a operare indipendentemente e David Karp ne resterà al comando.

Una sfida che affascina Marissa Mayer, ben consapevole che Yahoo! non ha alle spalle una tradizione di successi nelle acquisizioni. E in qualche caso, vedi GeoCities, si è trattato di un vero e proprio bagno di sangue.

Con Tumblr andrà in maniera diversa? Vediamo un po’ di dare qualche numero.
Tumblr conta su 134 milioni di iscritti a livello mondiale, di cui 44 milioni solo negli Stati Uniti, dove si è affermato fra i 20 siti più visitati.
In Italia ci sono ben altre cifre, ma Tumblr potrebbe sottrarre utenti sia a WordPress (negli Usa è già successo) che a Twitter, alcuni politici e altri professionisti potrebbero optare per Tumblr.

Ma è sempre tutto da vedere.
168 milioni di persone al mese si connettono a Tumblr, facendo dello stesso uno dei primi 10 siti al mondo per numero di visite. Tumblr è una piattaforma di microblogging, concorrente, per dire, in prima battuta, più di Twitter che di WordPress o Facebook. A differenza di Twitter, su Tumblr hai davvero un sito/blog dove puoi postare e linkare contenuti e video (in realtà i video sono contenuti)

Tumblr offre a Yahoo! quello che  la Mayer (che è stata la prima ingegnere donna assunta da Google e una dei primi 20 impiegati della compagnia) cercava da tempo per rilanciare impresa e brand, vale a dire un pubblico molto giovane e “fedele”. Sin troppo giovane anche, fra le pagine di Tumblr trovano infatti spazio pagine web pornografiche o orientate al sesso, elemento che potrebbe essere non gradito ai pubblicitari.

Prima abbiamo parlato di Facebook e di Instagram. Mi sento, qui e ora di segnalare alcune acquisizioni che definire “sbagliate e azzardate” significa ricorrere a un elegante eufemismo.
Nel 2005, il magnate delle tv Rupert Murdoch, in ossequio al suo nomignolo di squalo, acquisì il social più popolare ai tempi: MySpace. L’operazione fu di 580 milioni di dollari. Nessun analista era scettico, tutti a dire che Murdoch sarebbe diventato il re dei contenuti. Nel 2010, Murdoch offrì a destra e manca MySpace per una somma intorno ai 30 milioni di dollari.

Peggio andò nel 2006 a un concorrente diretto di Murdoch, AOL, che come lui voleva un piede nel mondo social. Nel 2006 AOl comprò Bebo, un social misconosciuto adesso ma che nel 2006 sembrava destinato a soppiantare MySpace, per 850 milioni di dollari. Social s-venduto nel 2010 per una somma intorno ai 10 milioni di dollari.

Okkio quindi !! Quando si fa shopping in Rete ciò che è cool fa presto a diventare irrimediabilmente old e passè.

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