E-commerce e m-commerce, a che punto siamo?

m-commerce2Avevamo fugacemente parlato dell’m-commerce (indicato a volte come mCommerce o M-Commerce) dicendo che in un futuro prossimo lo stesso avrebbe eroso quote tanto al commercio “classico” quanto a quello elettronico (e-commerce).

A che ora è la Notte? A che punto siamo?

Qualcosa si muove, ma gli italiani restano abbastanza restii a comprare online utilizzando dispositivi mobili o da desktop, che vengono usati perlopiù per controllare la posta, navigare sui social e, in senso più generale, informarsi.

Gli italiani s’informano, fanno un sondaggio da mobile, ma poi non comprano. O comprano poco. Diverse ricerche indipendenti evidenziano che sono circa 3 italiani su 10 quelli che acquistano davvero via internet. 3 su 10, pensateci bene. 3 su 10 con una penetrazione ormai capillare della Rete, resa accessibile, anche grazie al mobile, a tutti.

Nel Regno Unito 9 utenti su 10 acquistano online. sì, vabbè, starete pensando, gli inglesi son sempre vanti. Ma se dicessi che mentre noi siamo al 30% gli spagnoli sono al 50%? Non ve l’aspettavate, vero? Eppure è così. Per una serie di motivi in Italia si è reticenti ad acquistare online. 

Se passiamo all’m-commerce le cose sono ancora più interessanti, perché sembra acquistare da dispositivi mobili solo il 7% degli italiani.

Immaginate quanti progetti, quanto ancora ci sarebbe da fare per portare gli italiani a livello della Spagna. Pensate ai fatturati, alle persone impiegate e da impiegare nell’arena del web nella promozione e nella creazione di progetti per la vendita online, sia essa da desktop che da mobile.

E non è detto che debbano essere le stesse. Fare web marketing e Seo per ricerche da desktop è ben diverso dal fare le operazioni di web marketing per mobile.

Insomma, ci sarebbe spazio per tutti. A patto di investire nelle nuove tecnologie.

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