Vendo viaggi ma guadagno con Adsense

Cercando una vacanza su Google mi sono imbattuto in moltissimi siti che vendono viaggi e vacanze. 

Ma sono rimasto particolarmente colpito da lastminute.com perchè all’interno del suo portale, udite udite, ho trovato i banner di annunci di adsense.

Questo portale, tra i più importanti al mondo per le vacanze las minute e non, ha dovuto inserire i banner pubblicitari per monetizzare la massa di traffico che fa. 

Qual ‘è la ragione?

 Da Marketer ho cercato di trovare una ragione commerciale a questa scelta, non condivisa del resto dai suoi concorrenti ( almeno io non me ne ho trovati altri). Le risposte che mi sono dato possono essere racchiuse nelle seguenti riflessioni:

  1. L’utente che vuole un viaggio prima di acquistare cerca in moltissimi portali diversi. Sono aumentate moltissimo, negli ultimi anni, le visite online di utenti che cercano un viaggio. Ma sono aumentati anche il numero dei siti un utente guarda prima di scegliere. La ricerca è lunga e spesso si passa su un sito molte volte prima di prendere una decisione. Quindi molto traffico poche conversioni.
  2. I ricavi sui viaggi sono diminuiti moltissimo. Siccome sono aumentati molto i competitors, le % sui viaggi venduti, tra offerte e controfferte, si sono assottigliate moltissimo. Nasce la necessità di monetizzare l’enorme traffico web, che costa molto in risorse, che un portale importante riesce a fare soprattutto nel periodo estivo.
  3. Il ricavo/n° visite si è abbassato drsticamente. Conseguenze del punto 1, il ricavo sul numero delle visite si è abbassato moltissimo, quindi un visitatore vale molto meno di quanto valeva prima, e perciò è utile anche monetizzare con altre forme pubblicitarie.

Secondo me, questo tipo di ragionamento ha spinto lastminute.com ad inserire i banner adsense, sapendo del resto che in questo modo, anche se monetizza, fa uscire dal portale l’utente. Ma convengono, molto probabilmente, di più i click del programma pubblicitario di Google che non la speranza di vendita del viaggio.

Questo fornisce nuova forza a Google e soprattutto reinquadra il mercato delle vacanze e dei viaggi  in un contesto sempre più competitivo e complesso. Anche se le vendite online dei viaggi stanno aumentando, rispetto agli anni precedenti, la difficoltà di crearsi una clientela fidelizzata è enorme, e spesso succede che per fare una vendita sono necessarie migliaia e migliaia di visite.

Causa questo della maggiore competenza degli utenti online che riescono a comparare prezzi e qualità dei prodotti che acquistano.

2 commenti su “Vendo viaggi ma guadagno con Adsense”

  1. Potrebbe esserci anche un altro motivo, giacchè la stessa strategia è usata con succeso da Ryanair.

    Sul sito della compagnia di voli low cost, dopo aver inserito data, e aeroporto di partenza e di arrivo, si apre la pagina dei risultati in cui sono presenti oltre ai dettagli dell’offerta, anche 2 bei Ads di Adsense con inserzioni di compagnie aeree concorrenti.

    Ryanair si fa concorrenza da sola? Niente affatto. Poichè i suoi prezzi sono i più bassi in assoluto nella categoria, anche se l’utente clicca sui banner fa guadagnare Ryanair (diciamo 1 euro a click?) .

    Successivamente l’utente trova prezzi più alti, torna sul sito in cui stava e fa la sua prenotazione. Morale della favola: Ryanair guadagna 2 volte: con la pubblicità e vendendo i voli.

    Probabilmente la stessa strategia la sta adottando anche lastminute.com e potrebbe essere vincente ed estesa a qualsiasi prodotto servizio online che risulti essere il più economico della categoria.

  2. Potrebbe essere un motivo certo.
    Sicuramente questo può valere solo per i siti molto conosciuti, insomma quei siti che storicamente si trovano nei preferiti o nei segnalibri dei browser degli utenti.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.