Di tanto in tanto sul blog Puntoblog ci occupiamo anche di brand, di lovemark, in quanto consideriamo il brand qualcosa di più emozionale di una semplice griffe o un marchio, e pertanto, poiché siamo mossi dalle emozioni, un valore aggiunto per l’impresa.
Ovviamente in tutto il mondo vengono stilate delle classifiche di brand e spesso alcuni brand italici figurano ai primi posti. Una recente ricerca è stata posta in essere dai reputation manager di Act Value, persone specializzate, anche con supporto software, nell’analisi delle opinioni degli utenti sulla Rete e nella misurazione della Reputazione online.
L’analisi, nelle parole dell’ingegner Andrea Barchiesi, inventore del software Reputation Manager e coordinatore del lavoro di analisi sui principali brand italiani e global, è stata effettuata tenendo conto dei siti, delle discussioni su social e blog, su siti personali, su wiki e siti Web 2.0, era tesa a capire quale fosse il brand che godesse della maggior reputazione sul web, tenendo conto del panel e dei numerosi indicatori che il software ha elaborato.
Il risultato? Ferrari. La casa con il cavallino di Maranello è molto attraente, dal punto di vista del brand, irrestibile quasi per gli internauti, i naviganti della rete.
Il risultato non è proprio del tutto imprevisto, spesso Ferrari è in testa o nelle primissime posizioni per ricerche del tipo “dove vorresti lavorare?” o “qual’ è l’azienda che ami?”, in genere se la gioca con altri brand come Apple e Coca-Cola. Ed in Italia solo il brand Gucci insidia quello Ferrari
Ferrari è riuscita nel tempo a ben miscelare il fascino antico dell’era pionieristica dei motori con l’eleganza di forme e la potenza odierna. Il giudizio sul brand Ferrari è stato assolutamente positivo nel 92% dei casi, un punto altissimo. Del resto anche il guru del Lovemark Kevin Roberts una volta dichiarò che se pensa all’Italia, alla quale peraltro è molto affezionato, la prima cosa che gli viene alla mente è: Ferrari. Ferrari è anche il sogno di oligarchi russi, magnati americani ed oligarchi russi, nessuno nel mondo è immune al fascino di quelle forme e del rombo. Nessuno.
Neanche gli internauti.