Quando per televisione, nelle varie trasmissioni politiche, o nei telegiornali si parla della crisi economica che ha caratterizzato gli ultimi anni, non si riesce mai a capire davvero come stanno le cose.
Spesso le cifre della crescita e dello sviluppo sono contrastanti e poco chiare. Mentre si parla che tutta l’Eurozona sta crescendo di quasi 2 punti percentuali e l’Italia di un punto ( non cresciamo come la media europea dai tempi della prima repubblica), un’altra statistica porta che i mesi estivi il PIL italiano è sceso dello 0,3%.
Ho sentito che la produzione italiana è cresciuta di qualche punto mentre l’industria dell’auto, dei motori, e delle tecnologie pesanti questo anno ha avuto un decremento di decine di punti.
Insomma nessuno davvero fa chiarezza. La politica, poi, cerca di creare ulteriore confusione per nascondere, in maniera ignobile, quallo che non si sta facendo per lo sviluppo economico italiano da oltre 15 anni.
Ma insomma la crisi è finita o no?
Siamo fuori dalle ristrettezze oppure prima di vedere la crescita e riprendere il vecchio tenore di vita medio ci vuole ancora tantissimo tempo?
Il problema è che le cifre macroeconomiche non sono molto facili da riportare nell’economia reale, l’economia fatta di lavoratori con uno stipendio e un certo potere d’acquisto, da una classe media che in Italia ha subito maggiormente la crisi, e di un’imprenditoria delle PMI in sofferenza. Quando parlano dell’aumento del PIL dimenticano di dire che spesso questo PIL è governato dai progetti statali, sia che verranno effettivamente realizzati, sia che verranno bloccati; e questo nulla ha che fare con l’economia reale.
Il problema di fondo è che non stiamo vedendo nessuna vera politica economica di sviluppo, purtroppo a chi ci gestisce non conviene creare uno sviluppo innovativo, perchè i propri business si basano su monopoli o cartelli e cambiare le regole potrebbe significare dover combattere contro la concorrenza ( come sarebbe giusto e auspicabile in un’economia matura).
Coraggio però, che noi di Puntoblog siamo molto ottimisti, dato che dopo ogni crisi c’è stata sempre una ripresa economica. E in ogni crisi ci sono sempre delle eccellenti opportunità.
Fortunatamente ci sarà, nel prossimo futuro ( non sappiamo ancora se fra qualche mese o qualche anno) una ripresa economica indipendente dalle leggi di sviluppo fatte, o come crediamo noi non fatte, dal governo. Fortunatamente i politici Italiani non hanno il potere di far crescere o crollare l’economia, altrimenti saremmo davvero “fritti”
L’essenziale è essere ottimisti.
…viva l’ottimismo.
🙁
… altrimenti saremmo VERAMENTE fritti. Questa è una grande verità molto più grande delle balle che ci raccontano i politici.
Penso che bisogna convivere con la crisi e creare innovazione per poter venirne fuori prima possibile.
Buona giornata
Giuseppe