Anno nuovo e Facebook in borsa con il placet di Goldman Sachs?

Anno nuovo Facebook in orbita e, forse, anche in borsa. Il 2011 si apre all’insegna del social blu del presunto rettiliano Mark Zuckerberg.
Il social finisce alla grande l’anno e lancia la sfida al mondo dei social e non solo. Il 2010 è stato l’anno del film The Social e l’anno nel quale si è bellamente ignorato il Quit Facebook Day invocato da alcuni guru della rete come Cory Doctorow di X.
Il 2011 potrebbe essere l’anno del definitivo sorpasso al Big G Google.
Nel 2010, secondo quanto fornito dai dati di Experian Hitwise, Facebook è diventato il sito più visitato degli Stati Uniti, ha scalato diverse posizioni nella graduatoria di merito e ha superato il motore di ricerca Mountain View. Più specificatamente, Facebook ha rappresentato un numero intorno all’8.9% di tutte le pagine viste negli USA, mentre il motore di Larry Page e Sergey Brin ha registrato un 7.2%. Google però è ancora in testa se si considera il network di Google, una galassia che comprende anche Youtube, il sito di sharing vale da solo vale il 2.65% del “mercato delle visite”.
Per entrambe le companies il 2011 si prospetta come l’anno delle opportunità. Perché? Perché i principali competitors sono in crisi nera. MySpace da un paio d’anni è entrato in un tunnel dal quale o se ne esce con qualche genialata o ne viene fuori con i piedi davanti sul modello Bebo. Si parla di tagli del 50% del personale, se non è crisi questa! E poniamo caso che gli utenti decidano di abbandonare MySpace, secondo voi verso quale social si dirigeranno? Verso Facebook o verso FreeBar? Io punto sul blu. Yahoo! invece addirittura si è fatto scavalcare da una sua emanazione: Yahoo! Mail fa più visite (3.5%) del portale Yahoo! (3,3%). La casella di posta Funziona meglio del motore di ricerca? La crisi d’identità di Yahoo! e MySpace porterà nuovi adepti e nuova linfa a Google e Facebook. Il 2011 potrebbe essere anche l’anno della collocazione in borsa per il social, che ha già avuto la benedizione della banca d’affari Goldman Sachs. Ah, quasi dimenticavo, anche Goldman Sachs è diretta da rettiliani assetati di sangue

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