Quali sono i film sul filone Geek e Cyber che ogni amante del genere deve vedere?
A noi di Puntoblog le liste e le classifiche non piacciono, e poi i gusti sono gusti, il nostro elenco terrà conto solo della cronologia di film che, comunque, sono stati rivoluzionari.
E non possiamo che partire dal maestro dei maestri: Stanley Kubrick.
2001 Odissea nello spazio: Il film di Kubrick è un evergreen. Punto. Liberamente ispirato ad un racconto, La sentinella, di Arthur C. Clarke, peraltro consulente dello stesso Kubrick (altra rivoluzione: un regista ed uno scrittore che vanno d’accordo) nella realizzazione del film, la space opera, chiamiamola così, apparterebbe al genere della Fantascienza, ma come non vedere elementi Geek nel computer Hal 9000? Un film che andrebbe visto e rivisto. E rivisto.
Blade Runner: “Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire….” una frase immortale, che appartiene alla storia del cinema, ma c’è tanto altro in Blade Runner, capofila di film Cyberpunk come i fratelli: Terminator, Johnny Mnemonic, Minority Report, Inception, Io Robot e tanti altri. Un plauso va a Ridley Scott e, spesso viene dimenticato, al sognatore inquieto di pecore elettroniche Philip K. Dick.
Il Tagliaerbe: Il 1992 fu un anno d’oro per i nerd, quasi contemporaneamente uscirono nelle sale Basic Instinct e Il Tagliaerbe, in tal modo la sete di scopofilia fu ben soddisfatta. I Nerd poterono scrutare tra le gambe di una misconosciuta (ancora per poco) Sharon Stone e in un immaginario Cyberspazio, la rete muoveva in quegli anni i primi vagiti, tutto da vivere e scoprire. Il Tagliaerbe è stato uno dei primi film a trattare la realtà virtuale e la possibilità di accrescere le potenzialità. Il film fu ai tempi veramente rivoluzionario, un tormentone. Non ebbe invece molto successo il suo sequel. Ma questa è un’altra storia.
Toy Story: Il ritorno alla grande di Steve Jobs dopo il licenziamento alla Apple. Toy Story è stato il primo lungometraggio d’animazione completamente sviluppato in grafica computerizzata, realizzato dalla Pixar, un lavoro memorabile e rivoluzionario ai tempi (1995) che fece del film il campione d’incasso dell’anno e, ancora oggi, tra i 100 film all time che hanno incassato di più. Da lì in poi i film di animazione non sono stati più gli stessi.
Nirvana: Nirvana è un omaggio al grande Salvatores che, dopo Mediterraneo, Puerto Escondido e Sud, si cimentò, con successo, con il Cyberpunk all’italiana. Operazione riuscita, e come al solito si portò dietro il suo stellone: Diego Abatantuono. Le tematiche sono cyberpunk al 100%, Stefania Rocca ha un innesto bionico sull’occhio che le permette un ingresso nel mondo del Cyberspazio e delle banche dati. I rimandi a Gibson et similia sono evidenti. Un film comunque ben fatto ed insuperato, nel genere, in Italia.
Matrix: Ho un po’ snobbato Keanu Reeves per Johnny Mnemonic, ma non posso ignorarlo per Matrix, anche se i fratelli Wachowski avevano pensato subito a Brandon Lee come possibile interprete di Neo, altri competitors di Reeves furono Johnny Depp e Will Smith. Anche qui sono evidenti i richiami al Cyberpunk già trattato, ma non potevo ignorare l’evento del 1999. Il film è altresì noto per la diffusione e l’evoluzione dell’uso dell’effetto speciale conosciuto come bullet time. Tante le frasi da ricordare come: “Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant’è profonda la tana del bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più”
Avatar: Film evento del 2009, il film che ha incassato di più nella storia del cinema, con James Cameron che, dopo il successone di Titanic, ritorna ai suoi vecchi amori tecnologici alla Terminator ed alla Strange Days. Il film Avatar è stato completamente girato in 3D utilizzando telecamere mai usate prima, qualcuno afferma progettate dallo stesso James Cameron, capaci di permettere al regista e agli attori di vedere in tempo reale le scene riprese in modo da poterne immediatamente correggere gli errori. La tecnologia innovativa e l’ambientazione originale ed insolita, che per certi versi potrebbe rimandare agli albori della nostra civiltà, hanno reso Avatar un caso ed un evento.
Questi i nostri gusti. E i vostri?