Entro la prossima estate sarà definitivamente lanciata la moneta di Facebook, i Facebook Credits, una moneta virtuale che potrà essere utilizzata per l’acquisto di regali o altri gadget o da impiegare in applicazioni e giochi come Farmville o Cityville.
Il Credit di Facebook non è la prima moneta virtuale nata nel e per il web, i più scafati ricordano i tentativi, subito abortiti, di Beenz e Flooz.
Per la verità con la sua valuta Facebook tenta di replicare il successo del Linden Dollar di Second Life. Nella vita virtuale creata dal fisico Philip Rosendale nel 2003 il tasso di cambio fu agganciato a 250 Linden Dollars per un dollaro; già perché in Second Life si devono comprare vestiti, case, oggetti. C’è chi vende e chi compra, e persino una borsa: l’indice LindeX. Questa possibilità di poter guadagnare è stata parte della fortuna di Second Life, soprattutto per i pionieri. Come l’insegnante cinese Ailin Graef che invece, in Second Life, si chiama Anshe Chung ed è capo del colosso Dreamland. Costruisce case e ville e le vende ai nuovi arrivati in Second Life.
Un investimento iniziale di 10 dollari ha reso Ailin Graef/Anshe Chung (nella foto in posa da dominatrix) una delle prime milionarie, vere non virtuali di Second Life, con una fortuna stimata, agli inizi del 2007 intorno a 2,5 milioni di dollari. E non è l’unica, anche se forse è il caso più eclatante. Succederà anche su Facebook? Perché no? I professionisti potrebbero mettere a frutto le loro conoscenze, e magari ci saranno delle applicazioni “fichissime” a pagamento e delle quali i teen non potranno fare a meno. Per adesso Facebook monetizza molto di meno di Google, e niente i suoi adepti. In seguito? Staremo a vedere…
Sicuramente la direzione è quella di creare un qualcosa di ancora più interattivo in Facebook.
Tutti cliccano su “mi piace” o diventano “fan” tanto è gratis!
Con i soldi potrà diventare un enorme possibilità di lavoro per chi crederà in questo progetto e magari per poter uscire da questa crisi.