La crisi internazionale ha creato sconquasso in moltissimi settori. Non è immune da questa era economica neanche il settore dei viaggi e delle vacanze.
In Italia, e nel resto del mondo intustrializzato, sono cambiate le classi sociali. Stanno cambiando le esigenze e soprattutto è cambiato il potere d’acquisto delle persone.
Ma la situazione è così drammatica?
Molto probabilmente no! Solo che bisogna adeguarsi alle nuove richieste e alle nuove esigenze dei vacanzieri.
Innanzitutto, sono aumentate moltissimo le richieste di viaggi e vacanze lowcost, spesso brevi e intense. Sono altresì aumentate le richieste di viaggi particolari e di lusso, adatti ai nuovi ricchi della socità. Quello che è diminuito notevolmente sono i viaggi di fascia media che contraddistinguevano il ceto medio, quello dei professionisti e dei piccoli imprenditori per capirci, che oggi sono quelli che hanno subito maggiormente della crisi.
Inoltre, le esigenze dei vacanzieri sono sempre più specifiche e precise. Oggi non è più sufficiente presentare un pacchetto vacanza classico, oggi è necessario personalizzare i viaggi e presentare viaggi particolari che portano con se il sogno di realizzare un’esperienza indimenticabile che duri tutta una vita.
Il mercato, quindi, si è spezzettato in 4 tronconi, quello low cost ( in crescita ), quello della vacanza classica ( in calo), quello del viaggio come un’esperienza indimenticabile ( in crescita), e quello di lusso ( in crescita).
L’ultimo fattore, da considerare assolutamente, è la segmentazione del mercato dei viaggi, differenziata per target. Bisogna considerare viaggi per famiglie, viaggi di nozze, viaggi a forte impatto emozionale, viaggi per gay, viaggi culturali, viaggi sportivi, viaggi benessere e relax, viaggi enogastronomici, ecc…
Questa differenziazione deve far riflettere che il viaggio generalista potrebbe diventare meno appetibile e quindi i tour operator e le agenzie di viaggi devono necessariamente adeguarsi creando offerte sempre più specifiche e profilate.