Sono passati solo pochi anni dagli anni ruggenti di MySpace, gli anni in cui venne acquistato dalla News Corporation di Rupert Murdoch per qualcosa come 580 milioni di dollari nel 2005. Adesso è in vendita, per non dire svendita; il magnate dei media e patron di Sky si trova nella situazione che è stata anche di AOL quando comprò per una cifra monstre Bebo per poi rivendere il social per una frazione di quell’investimento. Bebo e MySpace sono stati ammazzati dal social blu di Mark Zuckerberg.
Adesso pare che per il social creato nel 2003 da Tom Anderson e Chris DeWolfe si sia fatto avanti un possibile acquirente, dire cavaliere bianco mi sembra un po’ troppo. Gira con una certa insistenza la voce che Vevo, piattaforma di hosting di clip, per ora accessibile solo in Nordamerica, e frutto di un accordo fra YouTube, Universal Music e Sony Music, sia interessata all’acquisto.
Chi cerca i video su YouTube si sarà certamente imbattuto o s’imbatterà in Vevo. La cosa, l’acquisizione intendo, ha in sé un senso; MySpace si distingue ancora per il suo lato “piattaforma musicale”, sono ancora numerosi i gruppi musicali ed i musicisti in erba che si creano una pagina su MySpace sperando di farsi scoprire dagli internauti, e di replicare il successo iniziale di cantanti ormai star come Mika e Lily Allen che usarono, pochi anni fa, il social per farsi conoscere ed apprezzare. Tanto per dire, sono circa 70.000 i gruppi musicali iscritti solo a MySpace Italia.
Della storia di Mika e di MySpace avevamo già parlato qui.
Murdoch potrebbe anche vendere, non vede l’ora di liberarsi di un investimento sbagliato che sta portando solo passività, ma deve mettere in preventivo che potrebbe ricevere poco più del 10-15% della cifra che pagò 6 anni fa. Già, perché una somma vicina al 20% significherebbe 100-110 milioni di dollari.
E non credo che Vevo, ammesso che ne abbia la possibilità, sborsi tanti soldi. Comunque staremo a vedere.