Continuando ad esplorare i fattori più importanti per il posizionamento organico sui motori di ricerca, oggi parliamo dei tag H. Molti SEO pensano che siano determianti altri iniziano a pensare che Google, soprattutto lui tra i motori di ricerca, gli da sempre meno valore. Leggendo tra i forum e nei corsi di posizionamento molti SEO dicono che i Tag H vanno usati bene e secondo le regole del W3C.
Ma da che parte c’è la verità?
Io nei miei esperimenti e ogni volta che ho utilizzato i tag H bene ho ottenuto sempre buoni risultati sul posizionamento rispetto a quando ho creato pagine senza questi tag. Non sono d’accordo con chi pensa che perderanno sempre di più valore, perchè inserire correttamente i tag aumenta consistentemente la leggibilità e l’usabilità di un testo web.
Ovviamente non mi sognerei mai di dire che è il fattore più importante per il posizionamento, ma senza non si ottengono grandi risultati.
Come utilizzare correttamente i tag H?
Innanzitutto è fondamentale il Tag H1 dove, necessariamente, secondo le regole di usabilità e leggibilità del testo va inserito il titolo dell’articolo. Se non risulta innaturale è buona norma inserire la parole chiave nel testo del titolo in H1.
L’H2 è molto importante quando bigona inserire dei paragrafi, per indicare il titolo del paragrafo. Anche qui, inserire la parola chiave solamente se è una conseguenza naturale del testo altrimenti si rischia il Keyword Stuffing ( un eccesso di parole chiave nel testo)
Per gli H3, H4, ecc…, servono per inserire i testi dei paragrafi. Io raramento li utilizzo, per il posizionamento.
Diciamo che tali tag, non rispondendo a specifiche ristrette, sono spesso usati con un senno più da designer che da seo. Sicuramente sono importanti ma siamo all’alba della necessità dell’applicazione del RDF.
Giogio Tave oggi ha proprio inviato un tweet parlando di RDF.