Facebook VS Greenpeace: il libro delle facce contribuisce al riscaldamento globale

Greenpeace attacca Facebook: l’associazione ambientalista accusa il colosso dei social di inquinare il pianeta e di contribuire all’aumento del riscaldamento globale con i suoi data center. Secondo uno studio dell’associazione, le server farm utilizzate da Facebook vengono alimentate con energia elettrica che viene prodotta dalla combustione del carbone.

Il risultato? La combustione produce un livello di inquinamento impressionante, di dimensioni intollerabili secondo gli esperti di Greenpeace: la combustione del carbone rappresenta, infatti, la più grande fonte di inquinamento da riscaldamento globale, e Facebook, per alimentare i suoi data center, ne sta aumentando considerevolmente la crescita.

Ad ogni modo, Big F non è il solo ad alimentare i propri data center con l’elettricità prodotta dal carbone: tra gli altri colossi del mondo dell’ICT ci sono anche da annoverare Google, Apple, Microsoft e tanti altri.

Greenpeace evidenzia come, se considerate come un un’unica “nazione”, tutte queste aziende insieme si troverebbero al quinto posto nella classifica mondiale dei Paesi che hanno consumato più energia nel corso del 2007 (dopo USA, Cina, Russia e Giappone).

 

 Ma in questi giorni l’associazione no-profit punta il dito direttamente contro il libro delle facce, il quale sarebbe colpevole di aver messo a punto un piano per la costruzione di un nuovo data center nell’Oregon, a Prineville. Pare che la società che fornirà l’energia elettrica a Facebook, la PacificCorp, faccia un uso più che sproporzionato del carbone per la produzione d’energia.

Greenpeace, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione, ha organizzato una campagna, che ha raccolto l’adesione di più di 500mila persone, volta ad “obbligare” il libro delle facce a cambiare le sue politiche energetiche.

Nel frattempo il libro delle facce ha affidato la sua replica a Barry Schnitt, direttore delle politiche sulla comunicazione: in un lungo post pubblicato sul sito WebProNews.com, Schnitt chiarisce che la volontà di Facebook è quella di “giocare verde” e che la PacificCorp è una società attenta alle questioni ambientali.

Sarà vero?

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